A smuovere l’interesse di Roma è stata una lettera inviata dal presidente del Consiglio provinciale. Il ministero delle Infrastrutture vuole “Giungere con sollecitudine a una soluzione”
TRAPANI – La Colombaia di Trapani sarà salvaguardata in tempi brevissimi. Burocrazia permettendo, il Governo nazionale garantisce che a breve metterà in campo tutte le iniziative utili a prevenire ulteriori crolli presso lo storico sito già in buona parte ceduto a causa dell’incuria e dell’abbandono.
A sollecitare degli immediati interventi è stato, dopo innumerevoli segnalazioni delle associazioni, il presidente del Consiglio provinciale Peppe Poma, il quale ha scritto al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli per metterlo al corrente dello scempio in atto.
“A seguito dei risultati degli incontri in sede locale – sottolinea Matteoli in una nota di risposta -che hanno individuato, con l’ausilio dell’Agenzia del Demanio, diverse possibili soluzioni di passaggio del bene in questione, la Direzione generale per i porti ha provveduto a sollecitare tutti gli Enti interessati al fine di pervenire a una repentina definizione del trasferimento. Ritengo, pertanto, che al termine di questo intervento si possa giungere con sollecitudine a una soluzione concreta che possa rendere quanto prima disponibile alla collettività il Castello della Colombaia”.
Il ministro si è preso anche l’impegno di seguire l’intero iter burocratico e di tenere al corrente il Consiglio provinciale sui prossimi sviluppi. Il problema reale, a questo punto, è superare l’empasse burocratico con il trasferimento della Colombaia. Solo dopo questo passaggio lo Stato e la Regione saranno in grado di garantire degli stanziamenti economici adeguati.
Oggi la Colombaia, così come fatto presente da un comitato che da anni lotta per salvare la struttura, si trova in uno stato pietoso. Di giorno in giorno si verificano nuovi crolli e buona parte della struttura è davvero a rischio. L’eventualità di perdere il documento d’architettura, un’irripetibile monumento che delinea un quadro paesaggistico di grande valore pittoresco, si è ormai estremamente accresciuta. L’associazione culturale Monumento-Documento onlus ha già espresso l’intenzione di contribuire alla diffusione del grido d’allarme che già da tempo vede l’associazione “Salvare la Colombaia” in prima linea, riconoscendo l’elevato valore di testimonianza materiale di storia e cultura che il venerando Castello riesce a esprimere con la consistenza dell’organismo architettonico e il suo vibrante rapportarsi con il paesaggio.
Un po’ di storia. Carcere fino a metà degli anni Sessanta
TRAPANI – La Colombaia è un’antichissima fortezza costruita all’ingresso del porto. Il nucleo originario sarebbe stato realizzato per motivi militari dal generale cartaginese Amilcare Barca nel II secolo a.C., mentre dalla seconda metà del Trecento la fortezza assunse la forma di castello, con la costruzione della cinta muraria di forma ellittica e dell’annessa torre ottagonale. Con un successivo adattamento della struttura difensiva, nel 1848, la Colombaia diventò carcere, ricavando all’interno piccole celle e sfruttando il grande cortile centrale. Dal 1965, anno della chiusura del carcere, la struttura è in stato di abbandono e a forte rischio di crollo.
Nacque così nel 1993 l’associazione “Salviamo la Colombaia” per proteggere e valorizzare lo storico castello. Da anni il Comune di Trapani chiede al Demanio il passaggio di proprietà per poter affrontare i lavori di recupero e trovare una nuova destinazione d’uso.