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Ispra ha concluso la relazione sulle aree per il deposito nucleare

ROMA – L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha concluso l’esame della mappa stilata dalla Sogin delle aree su cui potrebbe essere costruito il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Come la mappa, anche la relazione dell’Ispra è ‘top secret’ ed è stata consegnata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Sul proprio sito web l’Ispra spiega infatti che la relazione, “considerata la riservatezza attribuita dalla Sogin”, è anch’essa riservata “e sarà tale sino alla pubblicazione della Carta da parte della Sogin”. La società di Stato che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi aveva consegnato ad Ispra il 2 gennaio scorso la mappa delle aree potenzialmente idonee a ospitare il Deposito Nazionale Nucleare per circa 75mila metri cubi di rifiuti radioattivi a bassa e media intensità. Secondo il timing stabilito dalla procedura, l’Ispra aveva due mesi – quindi ha ritardato di una decina di giorni – per verificare il rispetto da parte di Sogin dei criteri indicati nella ‘Guida tecnica per la localizzazione’ stilata dall’Ispra e poi validarla. Ora, è atteso il nulla osta dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico per rendere pubblica la Carta e il Progetto preliminare.