Enti locali. Tra risparmi possibili e trasparenza negata.
Il bluff. Sono tanti i primi cittadini che hanno sbandierato ai quattro venti la riduzione degli incarichi assegnati: peccato che i costi, al contrario, siano sensibilmente cresciuti.
Contenitori vuoti. In cinque casi su quattro i siti web istituzionali dei Comuni ignorano volutamente le leggi sulla trasparenza, nascondendo l’elenco delle collaborazioni remunerate.
PALERMO – Vanificando la positiva inversione di tendenza che l’ex ministro Brunetta era riuscito a raggiungere, nell’anno appena trascorso il disordine ha caratterizzato la trasparenza delle amministrazioni, molte delle quali hanno omesso la pubblicazione dei dati sulle consulenze affidate a soggetti esterni agli enti.
Le Pubbliche amministrazioni possono infatti affidare alcuni incarichi a personalità esterne all’organico, nel caso in cui al proprio interno non abbiano le capacità di risolvere determinate problematiche, pubblicandone però il numero, gli importi e i nominativi sul proprio sito. Cosa che non è avvenuta del tutto. Ma il dato più eclatante emerge radiografand gli incarichi che i Comuni hanno affidato agli esperti: diminuisce la quantità delle consulenze, ma aumenta la spesa complessiva sostenuta dall’ente. (
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