Il riscatto di Vernazza senza aiuti dallo Stato - QdS

Il riscatto di Vernazza senza aiuti dallo Stato

Il riscatto di Vernazza senza aiuti dallo Stato

giovedì 22 Marzo 2012

Napolitano visita la città sventrata dall’alluvione. L’urgenza della prevenzione

VERNAZZA (SP) – “Sono immagini che si vedono troppo spesso nel nostro Paese, io preferisco le immagini della ricostruzione”, questo il commento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al suo arrivo a Vernazza, l’incantevole comune del Parco delle Cinque Terre sventrato da una violenta alluvione il 25 ottobre scorso e ripulito adesso grazie al sacrificio dei suoi abitanti, che hanno spalato praticamente da soli circa 60 mila metri cubi di fango e ancora aspettano i fondi dello Stato.
Napolitano, partito da La Spezia, è arrivato sul treno regionale a cinque carrozze “Vivalto”. Ad attendere Napolitano nella piazzetta c’era anche una delegazione di cittadini di Varazze (Savona), che mostravano cartelli con la scritta “Dove sono andati a finire i soldi promessi per la ricostruzione?"
Il nodo della ricostruzione e dei tempestivi interventi dello Stato è infatti di grande attualità. Napolitano ha preso parte a convegno “dall’ emergenza alla prevenzione. Risorse e politiche per il territorio”.  Un evento che, come ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Burlando, è finalizzato ad “affrontare un problema che riguarda tutto il Paese”. Proprio la situazione molto difficile del paese, e grandi sacrifici richiesti dal risanamento, sono per Burlando l’occasione per decidere anche un “risarcimento per la collettività, oltretutto utile alla ripresa”, programmando finalmente quegli “investimenti per la prevenzione” che finora sono stati rimandati, oltre alle ulteriori risorse necessarie per affrontare i danni e le ferite del territorio ancora aperte.
 
“Non si tratta solo di stanziare finanziamenti – ha sottolineato Burlando – ma anche di approvare nuove norme nazionali e locali, che ci permettano di intervenire su tutta la materia del migliore uso del territorio. Penso alla gestione dei boschi, alla manutenzione dei muretti a secco: ci sono cose che devono garantire i proprietari privati, ma se queste azioni non vengono fatte è necessario l’intervento del pubblico, remunerando i soggetti che se ne fanno carico”. Burlando ha anche sottolineato che la predisposizione di un piano nazionale deve seguire rigorosi criteri di equita’ nei confronti di tutti i territori del paese che hanno subito danni.
“Dalla visita che il Napolitano, ha effettuando nelle Cinque Terre – ha affermato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – auspichiamo risultati concreti che possano aiutare rapidamente quella bellissima parte d’Italia, colpita mesi or sono da eventi naturali di straordinaria violenza, a far ripartire l’economia turistica. I nostri territori più fragili, di cui la bell’Italia è colma, hanno bisogno di programmazione e manutenzione continua, volta a garantire quella tenuta ad eventi meteorologici che pur nella loro imprevedibilità non possono arrivare a destabilizzare l’orografia dell’area ed a rivoluzionare l’assetto sociale degli abitanti e di chi li sceglie per trascorrere periodi di svago e vacanza”.

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