Il dettaglio dell’indagine condotta dall’Agenzia del territorio: l’Isola maglia nera, 151 mila le particelle mai dichiarate al Catasto. Finora evasa una rendita di quasi 71 milioni, in 78 mila hanno regolarizzato la propria posizione
PALERMO – L’Agenzia regionale del territorio dichiara guerra agli immobili fantasma. Dal 3 maggio al 31 dicembre dello scorso anno il personale dell’Agenzia ha effettuato nell’Isola 108.882 sopralluoghi, che hanno portato alla luce 151.155 immobili mai dichiarati al Catasto o che hanno subìto variazioni non dichiarate dalla parte, altrimenti conosciuti come “immobili fantasma”. Di questi, il 44 per cento pari a circa 67 mila sono abitazioni, il 38 per cento magazzini per un totale di 55.706, il 10 per cento autorimesse pari a 15.409, l’8 per cento riguarda gli immobili industriali (11.346), per una rendita catastale di 70 milioni 858 mila 680 euro.
Sono questi i dati snocciolati da Marco Selleri, direttore regionale dell’Agenzia del territorio, nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri e dalla quale è emerso che l’Isola è maglia nera fra le regioni d’Italia per numero di immobili non dichiarati. I tecnici dell’Agenzia hanno già effettuato l’accertamento su 248.473 particelle, di cui con immobili con rendita catastale attribuita definitiva o presunta (determinata cioè attraverso l’individuazione, in sopralluogo e dall’esterno, della destinazione d’uso dell’immobile e di ulteriori parametri tecnico-estimali) 125.958, che non richiedono accatastamento 99.201, non visualizzabili, e che quindi richiedono ulteriori verifiche anche in collaborazione con i comuni, 23.314.
Fra le città, Agrigento è la più indisciplinata di tutte con 28.701 immobili “inesistenti”, seguita da Palermo con 26.288, mentre la più “virtuosa” si dimostra Siracusa e la sua provincia con “sole” 5.813 unità immobiliari non dichiarate. “Sono stati inviati ai cittadini degli avvisi per mettersi in regola e già 78 mila hanno regolarizzato la loro posizione- spiega Selleri- ne mancano all’appello altri 47 mila. La rendita catastale presunta sarà notificata a partire dal 3 aprile mediante affissione all’Albo pretorio dei Comuni, dove sono ubicati gli immobili. Quindi, il 3 maggio verrà data notizia dell’avvenuta affissione con un comunicato che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale e nel sito dell’Agenzia del territorio. I soggetti interessati e i proprietari degli immobili potranno far ricorso fino ai primi di settembre”.
Cosa rischia chi non ha mai dichiarato un immobile? Prendiamo come esempio un unità immobiliare di 120 metri quadri- di cinque vani catastali, con una rendita catastale presunta di 234 euro. La sanzione è di 258 euro, cui si aggiungono 130 euro di spese generali e istruttoria, 80 euro di spese per sopralluogo, 50 per attività estimali, 20 per predisposizione e notifica atto. Non finisce qui. Il grosso è dato dal carico fiscale calcolato sugli ultimi cinque anni di Irpef, Ici e Tarsu.
Entro il primo settembre l’Agenzia del territorio in Sicilia terminerà l’attività di accertamento delle oltre 58 mila particelle rimaste. Il processo di foto identificazione, che ha permesso di individuare le particelle del catasto terreni, nelle quali si è constatata la presenza di potenziali fabbricati non presenti nelle banche dati catastali, si è completato nel 2010 su tutto il territorio nazionale.