Dopo il Vinitaly, il progetto ProMed riparte da Verona puntando sull’attività di promozione territoriale. Per gli enoturisti la possibilità di scoprire la mediterraneità che lega questi territori
MARSALA (TP) – Chiusa positivamente l’esperienza di Vinitaly, nel corso del quale sono stati presentati nove vini “ProMed”, i tecnici Irvos e i produttori maltesi associati a VitiMalta ritornano a casa da Verona con una marcia in più. Il prossimo obiettivo sarà la promozione di una rotta del vino che toccando le isole di Pantelleria, Linosa, Malta e Gozo consenta ai turisti, enoappassionati e non solo, di scoprire la mediterraneità che lega questi territori così diversi tra loro.
“Il Vinitaly – spiega Lucio Monte, responsabile dell’area tecnico-scientifica dell’Irvos e responsabile scientifico del progetto ProMed – è stata un’occasione molto importante per presentare ad un pubblico qualificato i primi risultati dell’attività di sperimentazione svolta nell’ambito del progetto ProMed (la protezione dell’ambiente nelle isole del Mediterraneo attraverso la valorizzazione di un sistema colturale arboreo). Per il secondo anno di lavoro alla ricerca viticola ed enologica si affiancherà un’intensa attività di promozione e di comunicazione”.
Al progetto, finanziato all’interno del Programma operativo Italia-Malta 2007-2013 e presentato ufficialmente lo scorso luglio, lavora costantemente dai primi giorni del mese di agosto un team di agronomi, enologi, chimici e microbiologi. Con l’inizio della vendemmia è stata avviata infatti l’attività di studio della produzione di derivati di alta qualità da varietà internazionali coltivate a Malta, nonché di valorizzazione dello zibibbo a Linosa e Pantelleria.
Questi i numeri: otto varietà di uva provenienti da Malta e Gozo oltre allo zibibbo di Linosa e di Pantelleria; 21 prove di vinificazione già avviate presso la cantina sperimentale Dalmasso di Marsala e una prova aziendale avviata a Pantelleria in collaborazione con il Consorzio volontario per la tutela e la valorizzazione dei vini a Doc; una media giornaliera di oltre 50 analisi enologiche e microbiologiche sulle uve e sui vini.
L’obiettivo di questa fase della sperimentazione è l’individuazione dei migliori protocolli enologici per l’ottenimento di prodotti ad alto valore aggiunto, che consentano di rendere maggiormente remunerativa l’attività viticola coniugando così gli interessi economici degli operatori locali con quelli ecologici di riqualificazione e valorizzazione territoriale complessiva previsti dai piani di governo. “La collaborazione fra i partner siciliani e maltesi è partita sotto i migliori auspici – afferma Dario Cartabellotta, direttore generale dell’IRVOS – e già guarda al futuro, non soltanto nell’ambito del progetto Promed. Ne è una prova, ad esempio, il recente affidamento all’IRVV dell’incarico quale ente certificatore dei vini maltesi, ma c’è di più. Abbiamo deciso di allargare i nostri orizzonti anche al settore delle bio-energie, presentando una nuova proposta progettuale nell’ambito dell’ultimo bando pubblicato sul Programma Operativo Italia-Malta, superando positivamente la prima fase di selezione”.