Enti locali. Imposta municipale unica, caos anche in Sicilia.
Due rate. Vista la lentezza dei Comuni nel determinare il peso dell’imposta, l’acconto di giugno sarà calcolato al 4 per mille. A dicembre si terrà conto di eventuali differenze.
Aliquote. Palermo è l’unico Capoluogo ad aver varato in Consiglio il peso della tassa. A Catania la Giunta ha proposto di alzare al massimo l’Imu sia per la prima casa che per gli altri beni.
PALERMO – Nata propriamente nel dicembre del 2011 ma già collegabile al decreto legislativo del 14 marzo dello stesso anno, l’Imu (Imposta municipale unica) si è insediata perfettamente nel clima di grossa crisi economica e, in particolare, nella condizione di crisi finanziaria in cui si trova il nostro Paese. Tassare gli immobili è apparso uno dei primi quanto più proficui mezzi da cui poter ricavare una cospicua somma di denaro, tornando in particolare a gravare sulla prima abitazione, fattore che il governo Berlusconi aveva ignorato.
Peccato che tutti (sia Governo che Comuni) siano entrati in totale confusione. Gli Enti locali non hanno provveduto (se non in minima parte) a deliberare le aliquote previste per l’imposta e a Roma sono stati costretti a ripiegare su una soluzione temporanea che prevede due rate: la prima con un pagamento di base, la seconda dipendente dalle decisioni dei Comuni. (
continua)