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Acquisti verdi: Pa spreca 10 milioni l’anno

Ambiente. Pubblica amministrazione e rispetto delle norme. Pratiche. Carta riciclata, fotocopie su fogli fronte-retro, mobili in materiale eco-sostenibile, minore utilizzo di inchiostro: sono alcuni degli esempi del risparmio attuabile negli uffici, sia pubblici che privati. Risultati. I primi, in particolare, hanno obblighi derivanti da decreti del 2003 e 2006 su acquisti e pratiche verdi. A parte adozioni a macchia di leopardo, la Pa siciliana è in netto ritardo.

PALERMO – Acquisti verdi, questi sconosciuti. Una serie di norme comunitarie e nazionali indirizza la Pubblica amministrazione ad acquistare beni a basso impatto ambientale.
La strategia dell’Ue prende le mosse nel 1996, con un libro verde sugli appalti pubblici nei paesi aderenti. In seguito la Commissione europea per l’ambiente ha indicato agli Stati membri il target di diffusione del 50% di acquisti verdi da raggiungere entro il 2020. Il nostro Paese non ha reso obbligatorio il Green Public Procurement, ma ha comunque recepito le direttive europee.
Se la Sicilia decidesse di agire in tal senso potrebbe risparmiare, tra efficientamento energetico e prodotti verdi, svariati milioni di euro. L’inchiesta che il Qds pubblica oggi rivela circa dieci milioni di mancati risparmi l’anno. è il caso di cambiare pagina. (continua)