Enti locali. Sprechi bocciati dalla Corte dei Conti.
Deliberazione 108. Nel testo dell’organo di controllo sulle spese pubbliche, se ne denuncia l’eccessivo ricorso, “spesso in misura eccedente agli stessi organici degli Enti”.
Doppio problema. Questa forma di precariato istituzionale mette i lavoratori in un limbo da cui è un’impresa uscire e gli Enti locali
in difficoltà con i propri dipendenti.
PALERMO – Ogni anno, ciascun cittadino siciliano spende quasi 53 euro per mantenere la schiera dei precari comunali: è un dato allarmante quello fornito recentemente dalla Corte di Conti e aggiornato dai sindacati siciliani, che hanno messo in luce quanto i 22.500 dipendenti a tempo determinato gravino pesantemente sulle casse pubbliche, per circa 267 milioni di euro solo nel 2012.
Il dato, per di più, è solo parziale: la Regione, infatti, concorre per massimo il 90 per cento a garantire le retribuzioni, mentre almeno il restante dieci è a carico delle amministrazioni comunali.
Ma la percentuale esatta nessuno è in grado di fornirla, perché il dato varia a seconda del tipo di contratto e ancora non si è pensato di fare una dettagliata analisi di questa voce nei bilanci dei 390 Comuni isolani. (
continua)