Il servizio è partito in via sperimentale in alcune città italiane
PALERMO – Equitalia ha avviato la sperimentazione dello Sportello Amico, una nuova modalità di assistenza fiscale gratuita, per facilitare e migliorare il rapporto con i contribuenti, anche con le imprese.
Il servizio è pensato soprattutto per quelle situazioni di particolare difficoltà nella gestione delle pratiche.
Il servizio di assistenza fiscale di Equitalia, una volta entrato a regime, potrà rappresentare un punto di contatto per supportare i contribuenti in materia di disguidi e rimborsi, fermi o ipoteche e in qualunque caso di particolare difficoltà.
Al momento, la sperimentazione è avviata nelle città di Milano (sportelli di Bicocca e San Gregorio), Torino, Genova (Sportello D’Annunzio), Firenze, Bologna, Pescara, Roma (sportelli di Colombo, Aurelio, Togliatti e Ostia), Napoli (sportelli di Vomero, Corso Meridionale e Kennedy), Cosenza, Foggia, ora è attesa l’estensione a tutte le provincie italiane ma, per questo, bisognerà ancora attendere.
Una corsia preferenziale è riservata alle fasce di utenza più svantaggiate, come gli anziani e gli immigrati, che potranno richiedere un aiuto pratico per la compilazione della modulistica e per ottenere informazioni nel modo più chiaro e semplice possibile.
In un periodo in cui gli italiani sono stretti nella morsa della crisi la possibilità di rateizzare i deviti è una opportunità davvero importante.
Benedetto Mineo, amministratore delegato di Equitalia Sud, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha detto: “Sono davvero addolorato per ciò che è accaduto a Napoli. Ma voglio lanciare un messaggio positivo e dire ai contribuenti che ricevono una cartella esattoriale di contattare i nostri uffici per trovare una soluzione: quasi sempre c’è la possibilità di rateizzare i debiti, fino a 72 mesi, che possono essere raddoppiati in caso di ulteriore crisi”.
“Bisogna chiarire – ha continuato Mineo – che noi siamo obbligati a svolgere questo compito. Dopo la notifica della cartella esattoriale, e scaduti i termini, siamo obbligati ad attivare la procedura coattiva che sottolinea come oggi un’ ipoteca non può essere posta per un debito al di sotto dei 20 mila euro, e prima di fare un fermo amministrativo per un debito al di sotto dei 2 mila euro occorre mandare due preavvisi, che devono essere inviati con almeno sei mesi di distanza l’uno dall’altro”.