Quali sono i nuovi programmi di sviluppo della Banca Sant’Angelo?
“La Banca che rappresento, pur essendo una realtà piccola a confronto con i big nazionali del settore, è molto dinamica e ben radicata nel territorio e nel tessuto sociale e imprenditoriale siciliano. Abbiamo da poco completato, per la precisione circa tre mesi fa, un’acquisizione di tre nuovi sportelli, uno a Roma, uno Catania e un ultimo a Palermo. Con queste acquisizioni abbiamo alzato il numero dei nostri sportelli e oggi possiamo contare su 29 punti. Al momento siamo impegnati al rafforzamento di questi nuovi sportelli. Adattare le risorse attuali in forza agli sportelli, alle nostre procedure non è un lavoro semplice. Bisogna riconvertire la forza lavoro acquisita dando un taglio piu’ strettamente orientato ai bisogni della clientela. Penso, infatti, che una piccola realtà popolare come la nostra sia sempre perdente a confronto con i numeri dei grandi colossi bancari nazionali mentre può recuperare terreno su questo fronte. La vera forza e la vera differenza la fanno quindi il rapporto con il cliente e il radicamento territoriale”.
Cosa può dire sull’automatismo degli sportelli e sul settore web?
“L’automazione dei servizi bancari facilitano molto la vita dei colleghi allo sportello e riducono notevolmente i tempi di attesa dei clienti. Oggi grazie ad un qualsiasi bancomat evoluto ormai è possibile sia prelevare ma anche versare contanti e assegni così come visionare e controllare saldo e movimenti di titoli e conto corrente. Abbiamo un numero ormai enorme di clientela che usa bene i sistemi informatici. Sistemi questi su cui stiamo molto lavorando. Si tratta di una clientela retail e small business esigente, ad oggi sono circa 6000 i clienti che operano tramite dispositivi telematici, movimentando conti correnti e titoli. Con questa nuova forma di utenza, in rapida crescita, si raggiungono due obiettivi: per i clienti una rapidità nell’accesso ai servizi e minori costi di gestione e per azione, per noi banche il vantaggio di avere minore gente in coda agli sportelli bancari e quindi minori costi per personale”.
Nel prossimo triennio che programmi avete?
“In mente abbiamo l’apertura di tre nuovi sportelli. Sicuramente uno nel palermitano, anche se al momento stiamo valutando la localizzazione esatta delle nuove strutture. Alla base delle valutazioni da fare, per migliorare una ottimale penetrazione nei mercati, le zone e la clientela che andremo a servire. Ripeto sempre, nelle nostre riunioni interne, che il rapporto privilegiato e diretto con i clienti e soci è la vera differenza e la vera forza che caratterizza il sistema delle banche popolari”.
Come vivete i momenti di crisi economica che il sistema bancario internazionale attraversa?
“Pur essendo la nostra una realta’ bancaria non esposta ai grandi cambiamenti economici internazionali abbiamo risentito in piccola parte quanto è accaduto. Questo perchè all’interno di un portafogli bancario comunque ci sono partecipazioni e titoli di altre banche o di altri istituti finanziari che magari risultano coinvolti. La nostra vocazione locale ci ha consentito di rimanere in larga misura slegati da quanto sta accadendo, privilegiando le piccole e medie imprese siciliane, i privati e i nostri soci. Sicuramente un problema dovuto alla gestione della liquidità c’è stato, ma di questo parleremo in un secondo momento.
Quali sono i servizi e i prodotti più innovativi che offrite oggi ai clienti?
“Essenzialmente offriamo prodotti di risparmio, conti correnti e finanziamenti. Per quanto riguarda per esempio i conti correnti offriamo un prodotto a basso costo (una quota fissa mensile di 5 euro) con un numero illimitato di operazioni, accesso via web (home banking) e carta bancomat internazionale gratuita. Così come gratuito è l’accesso al trading on-line. Abbiamo anche pensato agli studenti universitari con un conto corrente flessibile dai costi irrisori che permette di ottenere da subito un fido per acquisto di materiali didattici”.
Qual è invece il rapporto con le piccole imprese?
“Nonostante la crisi economica noi non abbiamo mai fermato l’erogazione del credito alle piccole e medie imprese. Non abbiamo avuto problemi di liquidità come invece è accaduto ad altre banche. Il nostro rapporto privilegiato è con i piccoli e medi imprenditori, grazie al rapporto relazionale abbiamo piena conoscenza dei bisogni del singolo imprenditore. Noi stiamo spingendo fortemente i nostri clienti imprenditori ad utilizzare i consorzi fidi. E questo spesso è difficile. Sicuramente una seconda chiave vincente in quest’ottica è la rapidità di risposta alla domanda di credito da parte delle imprese. Un elemento questo che reputo molto importante e che contraddistingue la nostra banca dalle altre.
Focale rimane il rapporto con il socio e con l’imprenditore che a voi fa ricorso.
“Conoscere l’imprenditore, i suoi progetti che a volte sono condivisibili altre volte no. Su questa scia forniamo consulenza prima di erogare i finanziamenti. Sicuramente ciò che non cerchiamo è un rapporto mordi e fuggi. Non punto, per esempio, alla vendita indiscriminata di prodotti finanziari che potrebbero a lungo andare rivelarsi poco sicuri per i nostri clienti. Personalmente ho sempre puntato sul rapporto a lungo termine, un rapporto che soddisfa il cliente e la banca sul lungo periodo. Un cliente trattato male fugge e questo a me non interessa. Non abbiamo il settore di promozione finanziaria, è una catena difficile da controllare e gestire, bisogna sapere cosa vendono e come vendono”.