Ben 9.800 le associazioni siciliane iscritte al Runts, ovvero Registro unico nazionale del terzo settore. Di queste, 1.730 su 2.573 hanno presentato corretta documentazione. “Enti del terzo settore costituiscono un patrimonio indispensabile per la società”, commeta l’Assessora regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali Nuccia Albano.
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9.800 associazioni iscritte al Runts
9.800 le associazioni siciliane iscritte al Registro unico nazionale del terzo settore (Runts). Di queste, 1.730 su 2.573 trasmigrate che dovevano provvedere a regolarizzare la loro posizione, hanno presentato la corretta documentazione. Cancellati, invece, 843 gli enti, dei quali 602 non hanno mai risposto alle note e alle circolari diffuse dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
Con il Runts attivo, tutti gli enti del terzo settore a novembre 2021 dovevano adeguare atto costitutivo, bilanci e statuto. L’assessorato a marzo 2024 aveva chiesto di trasmettere la documentazione mancante ai soggetti che negli anni non si sono adeguati. Ad agosto 2024, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali aveva invitato tutte le Regioni d’Italia a portare a termine le procedure di aggiornamento dati degli enti ammessi e la conseguente pubblicazione degli elenchi annuali.
È stato assegnato un ulteriore termine e a dicembre sono stati cancellati gli 843 enti che non avevano regolarizzato la loro posizione. Queste ultime associazioni potranno presentare ricorso all’amministrazione per il ritiro in autotutela del provvedimento, ricorrendone i presupposti di legge, oppure fare ricorso giurisdizionale.
Albano: “Cancellazione elenco è conseguenza di statuti non adeguati o bilanci mancanti”
“Gli enti del terzo settore costituiscono un patrimonio indispensabile per la società, avendo la capacità di erogare servizi e, allo stesso tempo, di generare comunità attraverso la valorizzazione di spazi, luoghi e legami che avvicinano le persone tra loro. Nel recente passato il governo regionale è intervenuto, attraverso azioni a sostegno del settore, valorizzando il ruolo complementare e sussidiario che le organizzazioni di volontariato ricoprono nella nostra collettività. Il dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha organizzato, in tutta la Sicilia, 35 incontri divulgativi con enti, associazioni, commercialisti, sindaci, notai, protezione civile e Cesvop e i nostri uffici si sono prodigati durante questi mesi, contattando più volte chi doveva regolarizzare la propria posizione, sia attraverso avvisi, circolari o pec, sia per via telefonica.”
Questo il commento dell’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, Nuccia Albano “La cancellazione dall’elenco è una conseguenza di statuti non adeguati, bilanci mancanti o non corrispondenti ai modelli ministeriali e, in ultimo, della mancata presentazione di documenti. La Regione – prosegue Albano – ha oltre 9.000 enti presenti sul territorio e i controlli costituiscono azione di legalità e trasparenza per le associazioni che svolgono prestazioni per le fasce più deboli della popolazione e godono di agevolazioni fiscali. L’attività di controllo dello Stato e dell’amministrazione regionale è un elemento essenziale per non consentire forme di illegalità o di criminalità diffusa”.

