Molte bocciature in 1.484 km. Bandiera blu e similari: un flop - QdS

Molte bocciature in 1.484 km. Bandiera blu e similari: un flop

Liliana Rosano

Molte bocciature in 1.484 km. Bandiera blu e similari: un flop

mercoledì 16 Maggio 2012

Come ogni anno, alla vigilia dell’estate inizia il valzer dei riconoscimenti alle spiagge: debutto amaro per l’isola. La Fee conferma soltanto 5 località. Liguria, Marche e Toscana ci surclassano

CATANIA – Come abbiamo scritto ieri, sul mare azzurro della Sicilia quest’anno sventoleranno cinque bandiere blu, una in meno rispetto allo scorso anno. Un risultato non entusiasmante se consideriamo che parliamo di un’Isola. Per l’estate 2012 il riconoscimento è andato a 131 località marittime, per 246 spiagge, e a 61 approdi turistici da nord a sud dello Stivale. La Foundation for environmental education (Fee), l’organizzazione no-profit che da un quarto di secolo porta avanti il programma, ha infatti premiato ben 131 Comuni italiani rappresentativi di 246 spiagge (tredici in più rispetto al 2011), quasi il 10% dei lidi premiati a livello internazionale.
Anche quest’anno la regione con più bandierine è la Liguria (diciotto, una in più rispetto allo scorso anno), seguita  da Marche e Toscana con sedici Bandiere Blu. Il dato più significativo, però, è l’aumento dei vessilli nel Sud Italia, con la Campania a quota tredici e i successi registrati da Puglia (dieci località) e Calabria (sei). Le new entry per l’anno 2012  sono Monopoli in Puglia, Melissa in Calabria, Anacapri sull’isola di Capri, Petacciato in Molise, Palau in Sardegna, Ventotene nel Lazio e Sanremo in Liguria. In Sicilia le località premiate sono: Lipari-Lipari/Vulcano (Messina); Ispica-Santa Maria del Focallo/Ciricà, Pozzallo, Ragusa-Marina di Ragusa (Ragusa); Menfi (Agrigento). L’Isola perde Fiumefreddo di Sicilia e va in controtendenza rispetto al dato del Sud.
La Bandiera Blu è il riconoscimento internazionale che viene assegnato ogni anno in oltre 40 paesi sparsi tra Europa, Africa, Oceania, Asia, Nordamerica e Sudamerica. Fin dal 1987, anno europeo dell’ambiente, il programma è condotto dall’organizzazione no-profit Foundation For Environmental Education (FEE), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale del Turismo (Onwto) e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep). In Italia la Fee opera in collaborazione con Enel Sole per promuovere il rinnovamento energetico della penisola. La valutazione è affidata a una Giuria nazionale con il contributo di enti istituzionali, come il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, e di organismi privati, come i Sindacati balneari (Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti) e la Fin sezione salvamento. Del team fanno parte anche l’Ispra, il Coordinamento assessorati regionali al turismo e il Laboratorio di Oceanologia ed Ecologia Marina dell’Università della Tuscia.
Tornando ai risultati, l’edizione 2012 spicca per un trend di crescita rispetto allo scorso anno, segno che qualche miglioramento si registra.
Alle spalle di Liguria, Marche e Toscana, troviamo l’Abruzzo con 14 Bandiere Blu. La Campania ne conquista una in più (tredici, di cui undici nella provincia di Salerno), così come Calabria e Sardegna (entrambe a quota sei). L’Emilia Romagna, invece, perde una località e si ferma a otto, così come la Sicilia, che passa da sei a cinque. Il Lazio ottiene cinque Bandiere (Anzio, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga e Ventotene). Nessuna novità per il Veneto che mantiene le sue sei, né per il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte, che conservano le due dello scorso anno. Guadagna un riconoscimento in più il Molise, con Petacciato Marina che si aggiunge a Termoli.
Chiudono le fila Lombardia e Basilicata con un vessillo blu a testa: la località lacustre di Gardone Riviera in provincia di Brescia e Maratea in provincia di Potenza. Su un totale di 157 candidature, ci sono state 124 riconferme, ossia il 99%. Assenti, rispetto al 2011, Rimini  per l’Emilia Romagna e Fiumefreddo in Sicilia.
 


Un marchio sui servizi offerti. Cosa fare per ottenere la Bandiera
 
CATANIA – Per ottenere il simbolo blu i Comuni hanno inviato alla Fee Italia un questionario accompagnato da diversi documenti. Il vessillo si distingue in due tipi: Bandiera Blu delle spiagge, che certifica la qualità delle acque di balneazione e dei lidi, e Bandiera Blu degli approdi turistici, con cui si assicura la pulizia delle acque vicine ai porti e l’assenza di scarichi fognari.
I criteri necessari per guadagnare il riconoscimento si dividono in 12 sezioni, che spaziano dalla qualità delle acque di balneazione alla depurazione delle acque reflue, passando per le attività di informazione ed educazione ambientale, la raccolta differenziata dei rifiuti e la cura dell’arredo e del decoro urbano. In particolare, per quanto riguarda la qualità delle acque, in tutte le località Bandiera Blu è garantita la conformità con i valori previsti dalla Direttiva europea sulle acque di balneazione e sugli scarichi, oltre all’assenza di discariche urbane o industriali in prossimità delle spiagge. La pulizia è considerata un fattore fondamentale, così come la sua concreta fattibilità: i cestini per i rifiuti devono essere disponibili in numero sufficiente, controllati e svuotati con regolarità. Importante anche la raccolta differenziata, l’ accesso e i servizi per i disabili.

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