PALERMO – In una epoca dove Internet ed i social network stanno diventando elementi imprescindibili per la comunicazione, e’ di fondamentale importanza sapere e riconoscere le problematiche della Rete e quali sono le armi per tutelare i minori.
Contro le insidie che la Rete può riservare ai più piccoli esiste il Codice di autoregolamentazione “Internet e minori”.
Firmato il 19 novembre 2003, il Codice si ispira al principio di co–regolamentazione: l’industria si impegna a darsi regole e ad adottarle, mente un organismo di controllo pubblico vigila sul rispetto delle stesse regole in una sorta di “autoregolamentazione regolata”.
Contro le insidie che la Rete può riservare ai più piccoli esiste il Codice di autoregolamentazione “Internet e minori”.
Firmato il 19 novembre 2003, il Codice si ispira al principio di co–regolamentazione: l’industria si impegna a darsi regole e ad adottarle, mente un organismo di controllo pubblico vigila sul rispetto delle stesse regole in una sorta di “autoregolamentazione regolata”.
Ecco i principali strumenti per la tutela dei minori che i fornitori di accesso alla Rete aderenti al Codice si impegnano ad offrire:
• Un marchio di identificazione e garanzia (Internet@minori), un bollino blu che rimanda a pagine web specifiche con le quali dare informazioni per un uso sicuro di Internet;
• Servizi di navigazione differenziata, che impediscano ai minori di incontrare siti dannosi alla loro crescita;
• Classificazione dei contenuti;
• Sistemi di individuazione dell’età dell’utente, nel rispetto delle norme sul trattamento dei dati personali;
• Custodia delle password di accesso ai servizi assegnate agli utenti con adeguate misure di sicurezza;
• Protezione dell’anonimato.
• Un marchio di identificazione e garanzia (Internet@minori), un bollino blu che rimanda a pagine web specifiche con le quali dare informazioni per un uso sicuro di Internet;
• Servizi di navigazione differenziata, che impediscano ai minori di incontrare siti dannosi alla loro crescita;
• Classificazione dei contenuti;
• Sistemi di individuazione dell’età dell’utente, nel rispetto delle norme sul trattamento dei dati personali;
• Custodia delle password di accesso ai servizi assegnate agli utenti con adeguate misure di sicurezza;
• Protezione dell’anonimato.
Gli aderenti al Codice, inoltre, assicurano:
• di impegnarsi nella gestione dei dati utili alla tutela dei minori nella misura in cui assicurano di conservare per almeno sei mesi i registri di assegnazione degli indirizzi Ip ed il numero Ip utilizzato per l’accesso alle eventuali funzioni di pubblicazione dei contenuti;
• di impegnarsi nella lotta alla pedo-pornografia on-line attraverso la conservazione del numero Ip utilizzato dall’utente per l’accesso alle funzioni di pubblicazione dei contenuti, anche se ospitati gratuitamente, e la collaborazione con le autorità competenti, in particolare con il Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, al fine di rendere identificabili gli assegnatari delle risorse di Rete utilizzate per la pubblicazione dei contenuti ospitati presso i propri server, entro e non oltre i tre giorni lavorativi successivi al ricevimento del provvedimento dell’autorità richiedente.
• di impegnarsi nella gestione dei dati utili alla tutela dei minori nella misura in cui assicurano di conservare per almeno sei mesi i registri di assegnazione degli indirizzi Ip ed il numero Ip utilizzato per l’accesso alle eventuali funzioni di pubblicazione dei contenuti;
• di impegnarsi nella lotta alla pedo-pornografia on-line attraverso la conservazione del numero Ip utilizzato dall’utente per l’accesso alle funzioni di pubblicazione dei contenuti, anche se ospitati gratuitamente, e la collaborazione con le autorità competenti, in particolare con il Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, al fine di rendere identificabili gli assegnatari delle risorse di Rete utilizzate per la pubblicazione dei contenuti ospitati presso i propri server, entro e non oltre i tre giorni lavorativi successivi al ricevimento del provvedimento dell’autorità richiedente.
Ad ogni modo la miglior tutela possibile è sempre rappresentata dalla presenza “attiva” dei genitori che devono controllare ogni “passo” del bambino nella giungla di Siti.

