Nel 2011, in Sicilia oltre il 6% delle frodi creditizie d’Italia - QdS

Nel 2011, in Sicilia oltre il 6% delle frodi creditizie d’Italia

Marina Pupella

Nel 2011, in Sicilia oltre il 6% delle frodi creditizie d’Italia

mercoledì 30 Maggio 2012

Un fenomeno quasi sconosciuto fino a poco tempo fa assume dimensioni sempre più considerevoli. A Palermo il più alto numero dei casi, a Messina la maggiore incidenza

PALERMO – Nel 2011, in Sicilia le frodi creditizie hanno fruttato, in media, agli “Houdini” dell’inganno un gruzzoletto di oltre 67 mila euro. Quasi sconosciuto fino a poco tempo fa, oggi il fenomeno delle frodi non solo è tristemente noto ai più ma è addirittura in aumento raggiungendo in tutto il Paese dimensioni preoccupanti. Delle truffe in piena regola che vengono messe a punto attraverso il furto di identità e la conseguente richiesta di credito utilizzando illecitamente dati identificativi altrui o creando delle false identità.
Dai rilievi contenuti nell’ultima edizione dell’Osservatorio Crif-MisterCredit sulle frodi creditizie emerge che, nello scorso anno, in Sicilia si è verificato il 6,15% dei circa 22.100 casi rilevati in Italia, con un ‘bottino’ medio di 7.764 euro.
Questo dato è piuttosto significativo se si considerano la forte contrazione del numero di finanziamenti richiesti dalle famiglie (-19% i mutui ipotecari e -4% i prestiti – fonte CRIF) ma, soprattutto, il fatto che le rapine a danno degli istituti di credito italiani nello stesso periodo sono state complessivamente circa 1.100 (fonte Ossif). Palermo è stata la provincia nella quale si è registrato il maggior numero di casi, che la pone al 7° posto di questa poco invidiabile classifica su base nazionale, seguita da Messina (all’11° posto del ranking) e Catania (18°). Ma se consideriamo la classifica per incidenza dei casi di frode rispetto alla popolazione residente in provincia, il primato spetta a Messina, che si posiziona al 22° posto assoluto, seguita dalla provincia di Caltanissetta (al 31° posto).
Per quanto riguarda, invece, l’importo medio più elevato, il primato spetta a Siracusa che registra il record regionale con ben 13.579 euro (3° posto), seguita da Agrigento con 10.409 euro (11°) e da Catania con 9 mila euro (26°). L’impatto economico di questo fenomeno criminale è confermato dal fatto che una frode su quattro ha prodotto un bottino superiore a 10.000 Euro. Sono però state quelle di importo inferiore ai 3.000 euro ad aver fatto registrare l’incremento più consistente, con un +10% rispetto all’anno precedente, anche perché i finanziamenti di piccolo importo, specie se erogati non allo sportello ma presso esercenti e punti vendita, sono quelli che si caratterizzano per tempi di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati.
Peraltro, le previsioni contenute nell’Osservatorio sono di una ulteriore crescita anche per l’anno in corso: per il 2012, infatti, l’aspettativa è di una impennata di frodi perpetrate con tecniche sempre più nuove , come ad esempio l’utilizzo congiunto di strumenti di finanziamento e di pagamento cross-market per un rapido riciclaggio.
La tipologia di finanziamenti più colpita dal fenomeno delle frodi creditizie, con quasi 8 casi su 10, è quella dei prestiti finalizzati, che aumentano del 6,9% rispetto all’anno precedente e producono un bottino di oltre 6.100 euro. Meno colpiti i prestiti personali prestiti personali, perché presuppongono istruttorie automatizzate più approfondite da parte degli Istituti di credito in fase di accettazione.
“I dati che emergono dal nostro Osservatorio purtroppo confermano che il fenomeno non è assolutamente in crisi e, anzi, si sta facendo sempre più sofisticato. Tra i motivi per cui si cade facilmente vittima di frode creditizia tramite furto d’identità – spiega Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di Crif – è l’estrema facilità che i criminali hanno nell’accedere a informazioni personali e riservate altrui, attraverso documenti cartacei o in formato digitale ma anche grazie all’enorme diffusione dei profili scaricabili dai social network”.

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