L’Agenzia delle Entrate ha fornito modello e istruzioni di compilazione: domande entro il 13 agosto. Destinatari gli operatori economici, importo commisurato a perdita di fatturato e corrispettivi
ROMA – È già possibile presentare istanza per il contributo a fondo perduto, previsto dall’art. 25 del Dl. 34/2020 che ha introdotto numerose disposizioni destinate a sostenere gli operatori economici danneggiati dalla crisi economica dovuta dall’emergenza epidemiologica Covid-19.
A chi spetta il contributo
Il contributo a fondo perduto consiste in una somma di denaro a favore di una vasta platea di beneficiari, titolari di partita Iva, che esercitano attività d’impresa, di lavoro autonomo o titolari di reddito agrario, senza alcun obbligo di restituzione, a patto che siano in attività alla data di presentazione dell’istanza per l’ottenimento del contributo.
Non possono, invece, fruire del contributo a fondo perduto i soggetti la cui attività risulta cessata alla data di presentazione della domanda, i professionisti e lavoratori dipendenti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, gli enti pubblici, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione e i soggetti che usufruiscono del bonus professionisti o del bonus lavoratori dello spettacolo, introdotti dal Decreto Cura Italia.
Come richiedere il contributo, la procedura web delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del direttore del 10 giugno 2020, ha fornito il modello e le istruzioni di compilazione. Come già anticipato, le istanze per il contributo a fondo perduto possono essere predisposte non oltre il 13 agosto 2020. Solo nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, le istanze potranno essere trasmesse a partire dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto.
Il contributo a fondo perduto potrà essere richiesto compilando elettronicamente un’istanza disponibile nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, direttamente o avvalendosi di un intermediario, già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.
L’istanza deve contenere il codice fiscale del soggetto che richiede il contributo – del suo rappresentante legale, nel caso di soggetto diverso da persona fisica – e l’Iban del conto corrente su cui accreditare la somma, intestato o cointestato al soggetto che richiede il contributo. Inoltre, nell’istanza occorre indicare la fascia in cui ricade l’ammontare dei ricavi/compensi dell’anno 2019 e i dati necessari a determinare la spettanza e l’ammontare del contributo, vale a dire l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di aprile 2019 e aprile 2020.
Se l’ammontare del contributo risulta superiore a 150.000 euro, il richiedente deve compilare e sottoscrivere anche il quadro A del modello, relativo alla dichiarazione antimafia.
I requisiti per ottenere il Bonus
Il contributo a fondo perduto spetta qualora siano soddisfatti due requisiti.
Il primo consiste nell’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro.
Il secondo è che sia presente almeno uno tra i seguenti requisiti:
1. ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019
2. inizio dell’attività a partire dal 1° gennaio 2019
3. domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020.
Come si calcola il contributo?
L’importo del contributo è commisurato alla perdita del fatturato e dei corrispettivi. Preliminarmente, occorre determinare la differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019, considerando le fatture con data ricadente nel mese di aprile e, in caso di fatture differite, occorrerà far riferimento alla data del Ddt (cessioni di beni) o del documento equipollente (prestazioni di servizio). Alla differenza individuata occorre applicare una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi e compensi:
• 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro
• 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro
• 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro.
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Il contributo a fondo perduto è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.
Erogazione del contributo
Una volta trasmessa l’istanza, il sistema dell’Agenzia delle entrate effettuerà due controlli, rispettivamente di natura formale e sostanziale. Se i controlli formali hanno esito negativo, viene rilasciata una “ricevuta di scarto”. Se i controlli formali hanno esito positivo, viene rilasciata una prima ricevuta che attesta solo la “presa in carico” dell’istanza per successivi controlli sostanziali. L’esito delle due elaborazioni sarà comunicato con apposite ricevute restituite al soggetto che ha trasmesso l’istanza via pec In ogni caso, è possibile consultare nel portale “Fatture e Corrispettivi”, al link “Consultazione esito”, lo stato della domanda, il mandato di pagamento e in quale data il contributo verrà accreditato sul conto corrente corrispondente all’Iban indicato nella domanda.