Troina vuole azzerare le barriere architettoniche - QdS

Troina vuole azzerare le barriere architettoniche

Troina vuole azzerare le barriere architettoniche

martedì 23 Giugno 2020

L’Amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa lanciata dalla cooperativa Bandiera lilla. Obbligo per le imprese che eseguono lavori di raccordare le rampe e gli scivoli pedonali

TROINA (EN) – Con delibera di Giunta, l’Amministrazione retta dal sindaco Fabio Venezia ha dichiarato il comune Città aperta e solidale, aderendo l’iniziativa Rare (Registro rampe raccordate), lanciata dalla cooperativa sociale Bandiera lilla, con sede a Savona, che raggruppa tutti gli enti che scelgono di inserire nei propri capitolati d’appalto apposite disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche nelle strade e negli edifici pubblici.

Obiettivo, realizzare raccordi delle rampe e degli scivoli esistenti con il manto stradale, per migliorare le condizioni di mobilità dei cittadini, con particolare riferimento a quelli affetti da disabilità, ma anche anziani, mamme con passeggini e persone con difficoltà di deambulazione.

L’adesione al progetto, gratuita, prevede l’obbligo, per le imprese appaltatrici di lavori di asfaltatura e manutenzione del manto stradale nel Comune di Troina, di raccordare, senza alcuno scalino, tutte le rampe e gli scivoli pedonali nel tratto interessato dall’intervento.

“Considerato che a Troina – ha commentato il sindaco Venezia – da decenni è presente un ente di rilevanza nazionale e internazionale come l’Irccs Oasi Maria Santissima, sul fronte della disabilità e non solo non potevamo non aderire a questa iniziativa, che si coniuga appieno con il progetto Oasi città aperta, quale luogo in cui deboli e forti vivono e si aiutano insieme, portato avanti dal suo instancabile fondatore padre Luigi Ferlauto”.

“Grazie alla presenza, ai valori e alla missione dell’Oasi – ha concluso il primo cittadino – Troina intende promuovere i valori della solidarietà e dell’integrazione e adottare ogni iniziativa al riguardo, diventando appunto Città aperta e solidale”.

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