“Secondo la
ricerca della Confederazione europea dei sindacati condotta su dati Eurostat,
dal 2010 al 2019 i lavoratori italiani considerati poveri sono aumentati dal
9,5% al 12,2% della popolazione lavorativa con un incremento del 28%. Numeri
significativi che fotografano l’inefficacia delle politiche attive del lavoro e
l’inesistenza di validi strumenti volti a rilanciare l’occupazione nel nostro
Paese. Nonostante la situazione drammatica sul fronte occupazionale,
all’interno del Governo continua la stucchevole e sterile discussione sulla
spartizione di nuovi incarichi e poltrone. Il dibattito si concentra sulla task
force agli ordini del Presidente del Consiglio piuttosto che sull’inaccettabile
dimezzamento dei fondi stanziati per il Mezzogiorno, scesi ad appena il 34%.
Infatti, nella bozza del Recovery Plan presentata al Consiglio dei Ministri,
dai 140 miliardi in programma per il Sud si è passati agli attuali 70 miliardi.
L’Esecutivo riferisca immediatamente al Parlamento e alle parti sociali in
merito alla gestione trasparente delle risorse e al piano industriale
necessario per rilanciare il Paese.” Lo ha dichiarato Paolo Capone,
Segretario Generale dell’UGL, riguardo al Recovery Fund.
Turismo, la Regione siciliana adesso accelera con la registrazione delle strutture
di Michele Giuliano
Chi ha presentato la certificazione di inizio attività può iscriversi sulla piattaforma Turistat. Sul portale è possibile richiedere anche il codice identificativo nazionale ...