Tromba d’aria, danni per 7 milioni. Pressing per lo stato di calamità - QdS

Tromba d’aria, danni per 7 milioni. Pressing per lo stato di calamità

Tromba d’aria, danni per 7 milioni. Pressing per lo stato di calamità

sabato 12 Dicembre 2020

Anche il sindaco presente alla seduta straordinaria del Consiglio. L’assessore Porto: “Abbiamo già raccolto le istanze dei cittadini”

CATANIA – Una seduta straordinaria per discutere dell’emergenza scattata a Santa Maria Goretti. Un incontro del Consiglio comunale per parlare dei danni provocati dalla tromba d’aria che, lo scorso 28 novembre, ha investito la zona sud della città di Catania, provocando ingenti danni, sia alle abitazioni private che alle aziende.

L’assise cittadina si è riunita in seguito alla richiesta del consigliere Salvo Di Salvo, sottoscritta da molti consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. E ha visto in aula la presenza, oltre che dell’assessore alla Protezione civile del Comune, Alessandro Porto, e ai colleghi di giunta Michele Cristaldi e Sergio Parisi, anche del sindaco, Salvo Pogliese. Un vero e proprio ritorno, quello del primo cittadino, di nuovo in aula consiliare dopo i mesi della sospensione disposta dalla prefettura dopo la condanna per peculato, sospesa a sua volta dal Tribunale etneo che lo ha reintegrato.

La richiesta di Di Salvo ha avuto l’appoggio del Consiglio – commenta il presidente Giuseppe Castiglione – che era al completo. Un gesto importante, anche a livello, simbolico, di vicinanza a tutti coloro che hanno subito danni. Anche la presenza del sindaco Pogliese, che ringrazio per essere stato presente, ha un grande significato, di coesione della città”.

Molti i temi toccati nel corso della mattinata: non solo gli effetti della tromba d’aria, “ma anche la necessità di effettuare manutenzioni più frequenti e profonde di tombini e caditoie – continua Castiglione – e di utilizzare i fondi del Patto per Catania per intervenire su tutta l’area, non solo la Zona industriale ma tutta quella porzione di territorio”.

Oltre che della possibilità di ottenere dei ristori economici, come già anticipato dall’assessore Porto. “Subito dopo l’evento atmosferico – ha ribadito il componente della giunta comunale in aula – abbiamo seguito l’evolversi della situazione. Siamo giunti immediatamente sul posto e siamo stati vicini e a tutti i cittadini – continua – che hanno subito grossi danni”. Racconta di cancelli sradicati, tetti divelti e rimorchi ribaltati, l’assessore. “Abbiamo cercato di dare supporto nell’immediato. Grazie al celere intervento del presidente della Regione Musumeci, che ha effettuato un sopralluogo con me e il direttore del Dipartimento di Protezione civile, Salvo Cocina, abbiamo già attivato l’iter così da accelerare le procedure in caso di dichiarazione dello stato di calamità da parte del Governo nazionale. Sono state raccolte le istanze da parte dei cittadini che hanno documentato i danni subiti – prosegue Porto – e nel frattempo la Regione siciliana si è mossa per chiedere al Governo Conte la dichiarazione dello stato di emergenza”.

Insomma l’amministrazione comunale e quella regionale hanno in qualche modo anticipato i tempi cercando di quantificare i danni che ammonterebbero a circa 7 milioni di euro. “Così – conclude Porto – abbiamo guadagnato una settimana”.

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