Sci in Sicilia, una regia unica per far decollare il settore - QdS

Sci in Sicilia, una regia unica per far decollare il settore

Sci in Sicilia, una regia unica per far decollare il settore

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lunedì 11 Gennaio 2021

Sul rinvio della stagione sciistica i presidenti del Parco delle Madonie, Angelo Merlino, e del Parco dell’Etna, Carlo Caputo: "Bisogna andare oltre la monocultura dello sci alpino"

Il tasso di positività in
Sicilia continua a crescere negli ultimi giorni. Questo comporta una situazione
di incertezza generale. Nelle scorse settimane era arrivata la decisione del
rinvio della riapertura della stagione sciistica al 18 gennaio.

Si aspetta solo l’approvazione del protocollo
del Cts
(Comitato tecnico scientifico). Ne abbiamo parlato con Angelo Merlino
(presidente Parco delle Madonie) e Carlo Caputo (presidente
Parco dell’Etna
).

Angelo Merlino

«Le condizioni in cui versano gli
impianti di risalita di Piano Battaglia sono quelli di, passatemi la metafora,
una Ferrari ferma in garage poiché manca il carburante», commenta Merlino,
aggiungendo che, il problema, non è solo dovuto allo scontro in atto tra la
società di gestione degli impianti e la Città Metropolitana di Palermo nella
qualità di Ente concessionario dell’area, ma è stato acuito dalla problematica
legata al covid19.

Lo scorso ottobre, infatti, la
Società Piano Battglia s.r.l, gestore degli impianti di risalita, ha presentato
davanti al Tar Sicilia, un ricorso volto alla risoluzione del contratto
in essere tra la stessa società e la Città Metropolitana di Palermo.

Sulla
vicenda, Merlino ha dichiarato che: «Il Parco, di concerto con la Regione e le
amministrazioni locali, sta lavorando per definire una soluzione che risolva la
vicenda. Se gli
impianti di risalita al momento non sono attivi – ha aggiunto – ci sono altre
attività legate agli sport invernali che potrebbero essere portate avanti, per
esempio, le passeggiate con le ciaspole o i corsi di avviamento alle pratiche
sciistiche organizzate dagli sci club presenti nell’area».

Per quanto riguarda le principali
infrastrutture, da circa due anni, ricorda Merlino,
grazie al Governo regionale ed ai finanziamenti derivanti dall’area Snai (Strategia
nazionale per le aree interne), questa situazione ha subito un’accelerata. Ci
sono circa 8 milioni di euro di progetti già cantierabili, in
fase di pubblicazione dei bandi e che, quindi, potrebbero partire subito dopo
l’espletamento delle relative gare di appalto.

Il presidente ha ricordato una
proposta fatta dal suo collega, Carlo Caputo: «Le aree dove insistono infrastrutture,
come le strade, dovrebbero avere una gestione a regia unica, dando la
possibilità ai Parchi di agire direttamente e con maggiore celerità, aumentando
e potenziando gli uffici tecnici, per dare così risposte più celeri alle
popolazioni coinvolte».

Carlo Caputo

Per Merlino, infine, l’approvazione
della legge che istituisce le ZFM (Zone Franche Montane) potrebbe
rappresentare la chiave di volta in grado di mettere il turbo alle aree
protette e montane, non solo delle Madonie ma a quello dell’intera isola. «Condividere o meno la decisione di rinviare
l’apertura della stagione sciistica è difficile – dichiara Carlo Caputo – Gli
impianti gestiti dalla società sono stati regolarmente manutentati e pronti per
essere aperti nel caso di permanenza di adeguata neve sulle piste e conferma
degli orientamenti governativi che vengono fuori in queste ore».

Sul versante Nord si può praticare lo sci alpino e a Piano Provenzana lo
sci di fondo. Sul versante Sud, a Piano Vetore, neve permettendo, sarà
possibile  praticare solo lo sci di
fondo, considerando che la funivia a Sud è in manutenzione. La pandemia –
aggiunge – ha dato sicuramente un duro colpo a tutti gli operatori dello sci
sull’Etna, ma è un’ulteriore occasione per riflettere e provare ad andare oltre
la monocultura dello sci alpino. Bisognerebbe strutturare attività di fruizione
escursionistiche, un turismo più lento, diffuso e legato al “vivere”
dei luoghi e sentieri.

Luca Calderaro

Tra i tanti ristoratori colpiti dalla pandemia c’è anche Luca Calderaro, uno dei titolari dell’albergo, ristorante e pizzeria “Il Castello” a Petralia Sottana: «L’intero settore turistico, purtroppo, da diversi mesi è in piena emergenza – sottolinea – Piano Battaglia rappresenta per tutte le Madonie un grande polo attrattivo che avrebbe le potenzialità di attirare turisti tutto l’anno. L’affluenza di turismo, nel periodo invernale e non solo, grazie al potenziamento dei servizi era sicuramente aumentata rispetto agli anni precedenti. Purtroppo però ancora molto va realizzato, i servizi e le infrastrutture versano in stato di abbandono, se si vuole pensare ad un concreto rilancio nulla può essere lasciato al caso».

Mario Catalano

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