La bambina aveva diversi profili social (su Fb, YouTube e Tik-Tok) e un cellulare su cui avrebbe dovuto postare il video della gara. Gli inquirenti stanno tentando di sbloccare il codice di accesso del telefonino che nessuno dei familiari conosce
E’ morta per asfissia la bambina di 10 anni di Palermo deceduta giovedì all’ospedale dei Bambini dove era arrivata in condizioni gravissime. Lo ha stabilito, confermando le prime ipotesi, l’autopsia, disposta dalla Procura che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta.
Il padre l’ha trovata in bagno con la cintura dell’accappatoio stretta al collo e allacciata al termosifone.
Per la piccola è stata dichiarata la morte cerebrale: i genitori hanno donato gli organi. Secondo le prime ipotesi la bambina avrebbe partecipato a una assurda sfida su Tit-Tok, il social cinese molto amato dai ragazzi.
Chi partecipa si stringe intorno alla gola un laccio. Vince chi resiste di più. La bambina aveva diversi profili social (su Fb, YouTube e Tik-Tok) e un cellulare su cui avrebbe dovuto postare il video della gara. Gli inquirenti stanno tentando di sbloccare il codice di accesso del telefonino che nessuno dei familiari conosce.
Dall’analisi dell’apparecchio si potrebbe capire se qualcuno abbia incitato la bambina a partecipare al gioco e qualora avesse realizzato un video prima di morire si potrebbero ricostruire gli ultimi istanti di vita della piccola.