I dispersi della barca capovoltasi nella notte tra giovedì e venerdì sarebbero, secondo il racconto dei superstiti, cinque. Intanto continuano le operazioni per portare le persone nell'hot spot dell'isoletta sulla terraferma e sulle navi quarantena
L’immagine diffusa dalla Guardia costiera italiana è agghiacciante: in un mare di blu, l’arcobaleno di colori della minuscola barca a bordo della quale c’erano oltre cinquanta persone, naufragate quando l’imbarcazione si è capovolta, nella notte tra giovedì e venerdì , a quindici miglia a sud di Lampedusa.
E sono riprese all’alba di stamane le ricerche di almeno cinque dispersi del naufragio.
Nelle operazioni sono impegnate le motovedette della Capitaneria di porto, della Guardia di finanza e un elicottero del secondo nucleo aereo Guardia costiera di Catania.
Secondo il racconto dei 45 superstiti sul barcone, che si è capovolto durante il trasbordo sulle motovedette dei migranti, vi era una cinquantina di persone.
Ovviamente, visto il tempo trascorso, non si va alla ricerca di persone ancora in vita, ma di cadaveri.
Intanto prosegue l’evacuazione dell’hot spot di contrada Imbriacola dove ieri, dopo gli ultimi sbarchi, erano state superate le mille presenze.
Ieri in serata ottanta migranti sono stati caricati sul traghetto di linea per Porto Empedocle.
Per questa mattina è prevista la partenza di altri centocinquanta, sempre con il traghetto di linea.
Infine altri settecento migranti dovrebbero essere imbarcati sulle due navi quarantena “Suprema” e “Adriatica” ferme alla fonda davanti alle coste dell’isola.