Poco più della metà delle risorse in questione (9,3 mln) sarà destinata al Basilotta di Nicosia. Investimenti destinati all’edilizia di settore e al potenziamento tecnologico
ENNA – Diciotto milioni di euro saranno presto investiti per l’edilizia sanitaria e per il potenziamento delle alte tecnologie in tutto il territorio provinciale. Il Nucleo di valutazione per gli investimenti pubblici del ministero della Salute ha infatti approvato il programma degli investimenti sanitari della Regione siciliana (Dupiss), predisposto dall’assessorato della Salute dopo un lungo lavoro di programmazione. Il Dupiss, dal canto suo, potrà usufruire degli investimenti già presentati e avviati sulle alte tecnologie con i fondi europei.
Dei 18 milioni in arrivo, poco più della metà, nove milioni e 300 mila euro, saranno destinati per l’adeguamento e la messa a norma del presidio ospedaliero Basilotta di Nicosia, che ha come potenziale bacino d’utenza tutta la zona Nord della provincia. Un milione e 263 mila euro permetteranno di porre in essere tutta una serie di adeguamenti e la messa a norma del presidio ospedaliero Chiello di Piazza Armerina; 500 mila euro sono stati attribuiti per l’adeguamento degli impianti del Rsa di Pietraperzia, mentre per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche per il Pta di Leonforte sono stati destinati 1.244.000 euro, ai quali bisogna aggiungere il finanziamento di 756 mila euro per gli adeguamenti e la messa a norma dello stesso.
Un cospicuo finanziamento pari a 3.400.000 mila euro è stato concesso per effettuare i lavori di completamento e per l’acquisto di attrezzature per il centro di riabilitazione ex Ciss di Pergusa per il quale in passato sono stati già spesi 8.359.510,81 euro, con i fondi dell’ex art.20 della l. 67/88, posti a carico del ministero della Salute per il 95% e della Regione Sicilia per il restante 5%. Nello specifico, il finanziamento è così suddiviso: un milione e 400 mila per lavori di completamento e due milioni per la dotazione di apparecchiature all’avanguardia.
La struttura interprovinciale a carattere socio-sanitario per la riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, una volta ultimata, potrebbe avere tutte le carte in regola per diventare, per sua centralità geografica, un polo sanitario di eccellenza tale da costituire un serio riferimento per tutte quelle famiglie che si trovano a vivere con parenti che hanno bisogno di cure adeguate e specifiche e che sono costrette a recarsi fuori provincia per usufruire di assistenza.