Orlando lancia i neo assessori per archiviare la crisi politica - QdS

Orlando lancia i neo assessori per archiviare la crisi politica

Orlando lancia i neo assessori per archiviare la crisi politica

martedì 27 Aprile 2021

Ieri il sindaco ha presentato i due nuovi ingressi nell’Esecutivo: Toni Sala e Cettina Martorana. Il primo cittadino vuole archiviare lo strappo con Italia Viva, ma il percorso sarà difficile

PALERMO – Il sindaco Leoluca Orlando prova ad archiviare la crisi politica innescata dalla bocciatura del Piano triennale delle Opere pubbliche e dall’uscita di Italia Viva dalla maggioranza nominando i due nuovi assessori dopo l’addio dei renziani Toni Costumati e Leopoldo Piampiano. La scelta è ricaduta sul consigliere comunale Toni Sala, del gruppo Avanti Insieme, orlandiano di ferro, e su un tecnico, la commercialista Cettina Martorana.

Le deleghe sul tavolo erano tutte di peso, dal Suap (in ballo c’è l’assegnazione del suolo pubblico ai ristoratori che potranno riaprire all’aperto) alle Attività produttive, dal Verde ai Cimiteri (con la scandalosa emergenza bare ai Rotoli), dal Patrimonio alla Reset. La patata bollente dei cimiteri toccherà a Sala mentre Martorana andrà alle Attività produttive. Nella ridistribuzione delle deleghe l’assessore al Bilancio Sergio Marino dovrebbe riavere il Verde e la Reset.

Il Pd ha deciso di non entrare in Giunta: se a livello nazionale il feeling con i dem sembra ritrovato, a livello locale il segretario provinciale Rosario Filoramo non ha risparmiato critiche al sindaco parlando di “città fuori controllo”. Non a caso il gruppo dem a Palazzo delle Aquile si è tirato fuori: “I nuovi assessori – avevano chiesto i consiglieri Rosario Arcoleo e Milena Gentile – vengano scelti tra gli esponenti migliori della città che abbiano la voglia di dare un contributo e un impulso forte al fine di lasciare una impronta in questo scorcio di mandato, fondamentale per la Palermo del futuro”.

Nel frattempo il primo atto in Consiglio comunale dopo la bufera Orlando-Italia Viva è passato senza patemi d’animo. Sala delle Lapidi ha ritrovato compattezza approvando all’unanimità la sospensione del nuovo Regolamento antievasione che, tra le altre cose, prevede la revoca della licenza per i commercianti non in regola con le tasse. L’Amministrazione, infatti, ha adottato un regolamento con sanzioni molto dure per chi non paga le imposte comunali, fino alla chiusura dell’esercizio commerciale. Ma la pandemia ha messo in ginocchio gli esercenti e così l’Aula ha deciso di rinviare l’applicazione delle nuove norme con due emendamenti: uno, firmato da Ugo Forello, per “il differimento al primo settembre 2021 della data di entrata in vigore del Regolamento per l’applicazione delle misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali”; l’altro, proposto da Italia Viva, per “l’esclusione dal conteggio della posizione debitoria dei contribuenti delle morosità relative agli anni d’imposta 2020 e 2021”. I due emendamenti sono passati con 24 voti favorevoli, praticamente all’unanimità.

“Crediamo – hanno scritto in una nota i rappresentanti del gruppo consiliare di Italia Viva – che sia un importante segnale verso le attività produttive della nostra città, evitando di inasprire le sanzioni previste dal regolamento in un periodo che ha colpito drammaticamente l’economia della nostra città. Un importante segnale anche di serietà e responsabilità da parte del Consiglio comunale a seguito di giornate appesantite da attacchi verso il gruppo Italia Viva e contro l’istituzione del Consiglio comunale che hanno certamente contribuito a un senso di sfiducia e distanza tra la cittadinanza e l’Amministrazione. L’atto di oggi è la dimostrazione di come sia importante più che mai, in questo momento storico, mettere al centro i problemi reali della città”.

Su Orlando intanto aleggia lo spettro di una seconda mozione di sfiducia dopo quella bocciata a settembre. La richiesta è arrivata in particolare da Forza Italia: “Dopo la crisi che ha visto ulteriormente ridursi il numero di consiglieri comunali che sostengono la Giunta comunale – ha detto la consigliera Marianna Caronia – ma soprattutto dopo le affermazioni del sindaco, che ha attribuito al Consiglio comunale una serie di gravi responsabilità per presunti ritardi nella emanazione di atti amministrativi, credo che non sia rinviabile un momento di dibattito e confronto politico sulla situazione amministrativa della città”.

“Il Consiglio comunale – ha concluso – non può ridursi a fare il passacarte della Giunta né può tantomeno ignorare la mutata situazione politica. Allo stesso tempo il sindaco non può proseguire nel comportamento degli ultimi mesi di mera contrapposizione e assenza di dialogo. Per questo credo, che sia indispensabile proporre la mozione di sfiducia, che costringa a questo momento di confronto, di dialogo e anche di verità”.

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