Discoteche Covid-free, è di Palermo il protocollo per riaprirle - QdS

Discoteche Covid-free, è di Palermo il protocollo per riaprirle

Discoteche Covid-free, è di Palermo il protocollo per riaprirle

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mercoledì 19 Maggio 2021

Il protocollo “Cascio-Alagna” prevede, tra le regole previste, misura temperatura e tamponi rapidi. Il primo test a Gallipoli. Dai risultati il CTS valuterà se dare il via libera in tutta Italia

È stato stilato a Palermo il protocollo che dovrebbe consentire la riapertura delle discoteche italiane in sicurezza, ad opera di Antonio Cascio, direttore dell’Unità operativa di “Malattie Infettive” del Policlinico “Giaccone” e professore dell’Università di Palermo, e di Enrico Alagna, specialista in “Igiene e medicina preventiva” dell’Asp di Palermo.

Lo speciale protocollo sanitario ha
già ottenuto l’approvazione del professor Matteo Bassetti, direttore
della Clinica Malattie infettive del Policlinico di Genova, e di Pier Luigi
Lopalco
, assessore alla Sanità della Regione Puglia, che ospiterà le due
serate ad hoc, utili a testate l’efficacia delle misure di sicurezza.

Sulla scorta di quelli già
organizzati ad Amsterdam, Barcellona e Liverpool, infatti, si terranno
sue eventi all’aperto che prevedono la possibilità di fare i tamponi rapidi
prima dell’ingresso in discoteca ma vale anche per assistere ad un concerto.

I biglietti saranno acquistabili
solo online
per evitare assembramenti all’entrata. Inoltre, il protocollo
prevede la misurazione della temperatura corporea, mascherine e appunto
le unità mobili sanitarie fuori dai locali per garantire la somministrazione
di test rapidi
a quanti intendono trascorrere una serata in pista pur non
avendo avuto la possibilità di effettuare un tampone nelle 36 ore precedenti.

“In
sostanza potrà entrare in discoteca solo chi ha fatto il vaccino o abbia il
certificato di un tampone negativo. Noi faremo i controlli alle persone che
entrano e poi le stesse persone saranno ricontrollate a distanza di sette
giorni.

Per validare il risultato il
campione deve essere di almeno duemila persone – spiega il professore
Cascio –. Ci auguriamo che l’esperimento vada bene in modo tale da poterlo
riprodurre anche nei locali al chiuso, perché ci sono tante categorie di
persone che soffrono e ritengo sia necessario impegnarsi tutti per una
riapertura delle attività economiche in sicurezza.

La parola finale spetterà al
Comitato Tecnico Scientifico che prenderà atto dei risultati dello studio e
valuterà se dare il via libera agli eventi con queste modalità di azione”.

Il primo evento-test
dovrebbe svolgersi il 4 giugno alla “Praja” di Gallipoli e il secondo al
DF (ex Divinae Follie) a Bisceglie, nella Bat.

A dare l’avvio della
sperimentazione saranno il Comitato tecnico Scientifico e il Ministero
della Cultura
. Silb-Fipe (Sindacato italiano locali da ballo), le
associazioni di categoria e gli imprenditori del comparto dell’intrattenimento
attendono con trepidazione anche il sì definitivo della Regione Puglia e delle
Prefetture di Lecce e Bat.

                                                                                                                  Sonia Sabatino

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