Secondo il legale della difesa, nel video choc "non si vede nessun uomo che dà accensione alcuna alla povera Roberta"
“Le immagini non mostrano il momento in cui si ha l’innesco del fuoco e nemmeno chi ha provocato l’accensione”. E’ quanto afferma l’avvocato Gaeta Giunta che difende Pietro Morreale, il giovane accusato di aver ucciso e dato alle fiamme l’ex fidanzata, Roberta Siragusa di 17 anni.
La difesa del ragazzo ha replicato dopo le notizie trapelate sul contenuto di un video, depositato dalla Procura di Termini Imerese durante l’incidente probatorio di mercoledì scorso in cui sarebbe stato ripreso l’omicidio, avvenuto a Caccamo nella notte tra il 23 e il 24 gennaio, da una telecamera di un bar che si trova nei pressi del campo sportivo.
Secondo la procura la ragazza sarebbe stata prima colpita e poi bruciata.
Per la difesa di Morreale nel video si vedrebbe “unicamente una fiammata che si staglia nel buio della notte per una dozzina di secondi, che si sposta da destra verso sinistra rispetto alla visuale del video, adagiandosi per qualche minuto sulla parte bassa fino a spegnersi”.
“Da tale video – spiega l’avvocato – per la lunga distanza che separa la telecamera dal luogo dalla fiammata non si vede nessun uomo che dà accensione alcuna alla povera Roberta”.
Il penalista sottolinea poi che il filmato depositato dalla Procura dura “dieci minuti estrapolati dal pubblico ministero, facenti parte di un video di sei ore“.
Morreale, come afferma il suo difensore, sarebbe stato interrogato “per circa due ore” il 9 aprile scorso e in quell’ambito avrebbe “descritto le modalità di accensione del fuoco sul corpo di Roberta” e il video confermerebbe la sua versione.
L’indagato non ha mai confessato di aver ammazzato l’ex fidanzata, ma ha spiegato che la giovane si sarebbe cosparsa di benzina dandosi fuoco da sola e gettandosi nel dirupo. Lui avrebbe anche cercato di salvarla.
In quel punto, però, non sarebbero state ritrovate tracce d’incendio e, in base all’autopsia, la morte di Roberta Siragusa non sarebbe frutto né di un suicidio né di un incidente.