Madre e figlia impiccate, il parroco, "Sconvolti, una famiglia unita" - QdS

Madre e figlia impiccate, il parroco, “Sconvolti, una famiglia unita”

Madre e figlia impiccate, il parroco, “Sconvolti, una famiglia unita”

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domenica 30 Maggio 2021

Maurizio Mollica, marito della donna, ha rivelato ai carabinieri, che lo hanno interrogato la scorsa notte, di aver litigato con la moglie ieri mattina

Era una famiglia normale, sempre uniti, questa ragazza poi aveva un bellissimo sorriso ed era spesso allegra”. Cosi padre Calogero Calanni, parroco della Chiesa San Nicolò di Bari di Santo Stefano di Camastra, ricorda Alessandra 14 anni e la madre Marioina Nigrelli, trovate impiccate nella loro casa a Santo Stefano di Camastra. “

La ragazza .- ha aggiunto – era socievole ed integrata nella società, non aveva particolari problemi con i coetanei e non era emarginata. Venivano spesso in chiesa, ma da quando c’è il covid 19 , probabilmente per paura c’erano sempre meno, da parecchio non li vedevo. Questa pandemia ha anche reso complicati i rapporti”.

Maurizio Mollica, marito della donna, ha rivelato ai carabinieri, che lo hanno interrogato la scorsa notte, di aver litigato con la moglie ieri mattina.

L’uomo
ha riferito, però, che si era trattato di una banale discussione per motivi
familiari e che non sarebbe stato nulla di serio. I carabinieri, che al momento
non escludono alcuna pista, stanno interrogando familiari e amici della donna e
della ragazzina.

Nella
lettera, a quanto è trapelato, la donna, quarant’anni, raccontava al marito di
alcune difficoltà.

“Il
biglietto è abbastanza esplicito – ha detto il procuratore di Patti, Angelo
Cavallo, che coordina le indagini -, e fa pensare a un omicidio suicidio anche
se continuiamo a indagare anche su altre piste”

E i Carabinieri stanno anche ragionando su un post che la donna aveva condiviso lo scorso 19 maggio sul proprio Facebook dal profilo “Emozioni del cuore” in cui si leggeva: “Alcuni figli non capiranno mai la tacita supplica di un genitore che ti mette in guardia da qualcosa. Quando un genitore ti chiede di non fumare ti sta chiedendo solo di vivere più di lui.

Quando un genitore ti chiede di non uscire con determinate persone è solo perché quelle persone potrebbero farti del male. Quando un genitore ti chiama più volte al cellulare non lo fa perché vuole darti fastidio, è solo che la sua anima freme nel saperti a casa sano e salvo. Un genitore non ti dà mai il peggio né te lo augura. Un genitore ti ama e ti supplica di avere una vita migliore e più felice della propria”.

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