Caso Amap, una nuova grana per l’Amministrazione Orlando - QdS

Caso Amap, una nuova grana per l’Amministrazione Orlando

Caso Amap, una nuova grana per l’Amministrazione Orlando

martedì 08 Giugno 2021

Il commissariamento dei servizi di depurazione dell’azienda ha spinto l’assessore Prestigiacomo a lasciare la delega legata al servizio idrico. Ma le polemiche non si sono placate

PALERMO – L’assessore Maria Prestigiacomo ha rimesso la delega ai Servizi idrici e ai Rapporti funzionali con l’Amap, ma per il momento resta in Giunta mantenendo le altre deleghe. La decisione è arrivata dopo il commissariamento dei servizi di depurazione dell’Amap, la società che gestisce il servizio idrico nell’area metropolitana del capoluogo siciliano e di cui Prestigiacomo è stata presidente dal 2014 al 2019, quando il sindaco Leoluca Orlando l’ha scelta come nuovo assessore ai Lavori pubblici al posto di Emilio Arcuri.

Il commissariamento è stato ordinato dal Gip Piergiorgio Morosini, che ha accolto in parte la richiesta della Procura, che aveva chiesto invece di commissariare l’intera società. “Avuto notizia del commissariamento per i servizi di depurazione dell’Amap – ha scritto Prestigiacomo in una nota inviata al sindaco, al segretario generale e al capo di gabinetto – anche se la misura viene adottata nei confronti dell’azienda e non dei singoli soggetti, pur ritenendo di non avere nessuna responsabilità in merito sulla base dell’assetto organizzativo e funzionale interno della società, e rilevato che si è appena all’inizio di un’indagine per la quale non mi risulta contestato alcun atto specifico ascrivibile alla mia carica di presidente, e atteso infine che tra le altre ho ricevuto la delega ai rapporti funzionali con la società Amap, ritengo opportuno, per evitare qualsivoglia utilizzo strumentale collegato al mio attuale ruolo, rimettere la mia delega ai servizi funzionali con l’Amap”.

“Esprimo grande apprezzamento – ha commentato Orlando – per la sensibilità istituzionale della scelta dell’assessore Maria Prestigiacomo, che ha deciso di rimettere la delega ai Servizi idrici pur in assenza di qualsivoglia obbligo di legge e confidando nel chiarimento della sua posizione nel giudizio che risulta promosso nei confronti dell’azienda Amap”.

Le dimissioni “parziali” dell’assessore, però, non hanno spento le polemiche. “Il commissariamento dell’Amap – ha attaccato Igor Gelarda, capogruppo della Lega – rappresenta l’ennesima tegola su un’Amministrazione che non riesce a controllare neanche le sue partecipate. Il problema è che l’Amap non si occupa solo di Palermo ma anche di parte della provincia. Vogliamo che si faccia chiarezza immediatamente e che i responsabili vengano allontanati da qualsiasi incarico possano in questo momento ricoprire all’interno dell’Amministrazione comunale o della partecipata. Considerato anche che c’è un conflitto di interessi fra il ruolo di controllore e di controllato in capo all’assessore al ramo”.

Anche il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando si è detto “preoccupato” e ha chiesto alla Giunta di presentarsi in Aula per chiarire la vicenda: “Il commissariamento del servizio depurazione dell’Amap, deciso dal Tribunale di Palermo, desta profonda preoccupazione per le sorti dell’azienda e dei lavoratori. Al di là delle responsabilità che verranno eventualmente accertate, siamo di fronte a una vicenda su cui è doveroso fare chiarezza. La gestione dell’acqua deve rimanere pubblica e Amap ha rappresentato un modello di gestione efficiente delle risorse idriche del nostro territorio, tanto da poter ambire a una gestione ancora più ampia, ma è legittimo chiedersi se l’amministrazione comunale abbia puntualmente vigilato e che ruolo possa avere avuto in questo specifico caso”.

“Per questo – ha concluso il presidente Orlando – ritengo opportuno che l’Amministrazione attiva riferisca al Consiglio comunale e alla città sulla vicenda, così da fugare ogni dubbio sul futuro dell’Amap”.

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