La sedicesima edizione del festival cinematografico si terrà dal 5 all'11 luglio. Ecco tutti gli appuntamenti previsti e i concorrenti in gara
Palermo non si ferma: torna il Sole Luna Doc Film Festival con la 16° edizione dal 5 all’11 luglio 2021, il festival cinematografico internazionale dedicato ai documentari, presso il complesso monumentale dello Steri, tutta incentrata su diritti, ambiente e umanità. Lo scopo è quello di sensibilizzare quanto più possibile le persone a compiere scelte ecosostenibili.
All’interno dell’evento troveremo 40 proiezioni, 18 film in concorso, 4
anteprime internazionali e 8 anteprime nazionali. Mostre, performance,
dibattiti e giochi e laboratori per i più piccoli, per compensare un lungo
periodo di clausura forzata, come il laboratorio “I racconti di Giufà”, in cui
verrà insegnata ai bambini italiani la lingua araba e ai bambini stranieri
l’italiano. Tra le 40 proiezioni che raccolgono opere in concorso e non, vi
sono 18 film in concorso di cui 8 lungometraggi e 10 corti, visibili in
streaming su Open DDB (www.openddb.it) per circa 48 ore per ampliare la rete di fruizione del
Festival, ottenendo ancora più audience e fidelizzando nuovi potenziali
spettatori.
Come già
detto, uno dei principali temi del Festival sarà l’ambiente, argomento cruciale
soprattutto negli ultimi tempi: viviamo in una società che ha per troppo tempo
ignorato la questione, giungendo così ad una crisi climatica senza precedenti,
costellata da scioglimento dei ghiacciai, buco dell’ozono, effetto serra e chi
più ne ha più ne metta. Il Sole Luna Doc Film Festival porta così alla carica il
giornalista Duilio Giammaria con il suo intervento intitolato “One World. Documentari. Dalla scoperta del mondo alla
consapevolezza dell’ambiente” in cui riflette su quanto l’uomo si sia
allontanato dalla natura e cosa potrebbe fare per rimediare ai danni
ambientali. Tra i film concentrati sull’argomento The great green wall di
Jared P. Scott la cui protagonista è la Grande Muraglia Verde dell’Africa creata
per fermare il deserto che avanza.
Le varie proiezioni provengono da tutto
il mondo e sono tutte diverse tra loro, in termini di stile e narrazione. Vi
sono opere tradotte dallo sguardo femminile nella ricerca del proprio posto nel
mondo e della propria identità, intervengono poi altri temi quali la questione
palestinese, la pena di morte, la questione di genere, l’esilio, l’educazione
militare e la relazione di coppia.
Il Sole Luna Doc Film Festival è anche
occasione per molti registi e registe di farsi conoscere, oltre che un modo per
rispolverare pellicole che sarebbero dovute uscire e che sono rimaste in pausa
per la pandemia. Tutte le produzioni si muovono in una danza che coinvolge
passato e presente e che attinge da archivi storici tanto quanto dalla
quotidianità.
In concorso:
5 luglio
- An uninterrupted
view of the sea della
nippo-americana Mika, che narra la lotta della propria famiglia per affermare
la propria identità americana - Rhythms of lost
time di Anisa Sabiri, che affronta le
difficoltà di non fare scomparire le tradizioni in un mondo sempre più
interconnesso - Circus movements di Lukas Berger, Mário Gajo de
Carvalho - En ce moment di Serena Vittorini
6 luglio
- $ingapura di
Lan Yu, il cui protagonista è il dolore di un uomo che lavora unicamente per
sopravvivere e mantenere la propria famiglia - Dakar di Stelios Moraitidis
- Il mio corpo di Michele Pennetta
7 luglio
- A year in exile di Malaz Usta, un giovane racconta lo shock di essere
un immigrato in una terra che non è la propria - The golden
buttons di Alex Evstigneev, dei giovani
si arruolano volontariamente come militari per rìservire lo Stato russo di
Putin - The village
resist di David Bert Joris Dhert, il
disagio delle comunità indigene di Rio de Janeiro, spodestate della loro
territorialità per fare spazio ad eventi mondani di business come le Olimpiadi 2016
e la Coppa Fifa 2014 - Fiancées di Julia Bünter, un documentario che vede tre coppie
avviarsi verso il matrimonio, unico modo per conquistare l’indipendenza dai
genitori in Egitto
8 luglio
- Not for money, not for love, not for nothing di John Robert Lee
- A place called
Wahala di Jürgen Ellinghaus, incentrato
sulla storia degli abitanti di Wahala, in Germania - I, Mary di Aliki Saragas
- The execution di Jeroen Van der Stock
9 luglio
- Memory of the land di Samira Badran
- Never look back di Lupe Pérez García
10 luglio
- A black Jesus di Luca Lucchesi
Tutto il resto dell’edizione è dedicato alle proiezioni fuori concorso, ad Eventi Speciali come giochi, talk e anteprime di produzioni musicali e alla sezione Creare Legami, all’interno della quale avranno luogo diverse attività tra cui la performance teatrale Free to be, creato sulle parole di attivisti incarcerati o assassinati.
Rossella Azzara