Attacco di Emergency e Open Arms alla decisione di finanziare nuovamente "torture, stupri, omissioni di soccorso, respingimenti per procura, morte" senza cercare alternative
“Mentre il Mediterraneo continua a essere luogo di morte e disperazione, le Camere chiudono i lavori rinnovando il sostegno del Governo italiano a meccanismo disumano di esternalizzazione frontiere e centri di detenzione illegittimi.”
Emergency e Open Arms, unite nei soccorsi in mare nel Mediterraneo, hanno così commentato il voto di ieri al Senato sul rifinanziamento della missione di cooperazione in Libia.
“Con il voto di oggi – si legge in una nota congiunta – , l’Italia ha perso una sfida importantissima, quella di non rendersi complici dei reati che si consumano ogni giorno nel Mediterraneo e nei campi di detenzione in Libia. Il Senato sceglie nuovamente di finanziare torture, stupri, omissioni di soccorso, respingimenti per procura, morte, senza cercare nessuna strada alternativa per gestire i flussi di chi fugge da guerra, paura e povertà”.
“Sono di questi giorni le terribili immagini dell’ennesimo naufragio avvenuto a largo della Tunisia: il corpo esanime di un bimbo di 4 anni recuperato da pescatori tunisini, mentre la madre e altre donne si aggrappavano disperate all’imbarcazione in cerca di salvezza. Decine le richieste di aiuto da parte di imbarcazioni in pericolo partite dalle spiagge libiche alle quali le navi umanitarie presenti nella zona – sottolinea il comunicato delle ong – hanno cercato di prestare aiuto, non riuscendo tuttavia a raggiungerle tutte, costrette a inviare continue richieste di aiuto e mayday prima di ottenere risposte dalle autorità competenti. Proprio in questo momento, 800 naufraghi, salvati da equipaggi civili, attendono ancora un porto sicuro di sbarco”.
“Nonostante questi ennesimi drammatici avvenimenti, – rilevano Emergency e Open Arms – nonostante il clamore suscitato dal voto alla Camera, le proteste davanti a Montecitorio, i ritardi e tentativi di chiudere la questione all’interno delle commissioni prima del voto al Senato, il nostro Governo rinnova il sostegno alle missioni in Libia, ai suoi centri di detenzione e alla sua cosiddetta guardia costiera”.
“Ribadiamo – concludono le ong – che questa è una sconfitta durissima per la nostra democrazia e per l’Europa intera, l’ennesima deroga ai principi di umanità e legalità alla base della nostra Costituzione e del diritto internazionale”.