Paralimpiadi, Bebe Vio, "In aprile ho rischiato di morire" - QdS

Paralimpiadi, Bebe Vio, “In aprile ho rischiato di morire”

Paralimpiadi, Bebe Vio, “In aprile ho rischiato di morire”

domenica 29 Agosto 2021

Ha ringraziato il medico per l'oro di ieri. E oggi la fiorettista cercherà di trascinare al successo l'intera squadra azzurra della specialità, che cinque anni fa a Rio ottenne la medaglia di bronzo

Dopo l’oro di ieri, nelle paralimpiadi di Tokyo per la fiorettista azzurra Bebe Vio resta oggi la missione più difficile: provare a trascinare al successo anche la squadra di fioretto che, nel 2016 a Rio vinse il bronzo.

Ma Bebe ha una tempra straordinaria, come conferma anche la rivelazione da lei fatta dopo la medaglia d’oro, la seconda dopo quella conquistata cinque anni fa a Rio de Janeiro: “In aprile ho rischiato di morire”.

“Non credevo di arrivare fin qui, perché ho avuto un’infezione da stafilococco che è andata molto peggio del dovuto e la prima diagnosi era amputazione entro due settimane (dell’arto sinistro, ndr.) e morte entro poco” ha raccontato, ringraziando il suo medico.

“Sono felice – ha detto – , avete capito perché ho pianto così tanto? L’ortopedico ha fatto un miracolo, è stato bravissimo, tutto lo staff lo è stato. Questa medaglia assolutamente non è mia, è tutta loro”.

“I primi quattro anni della preparazione – ha ricordato – sono andati benissimo, anche nel periodo del Covid, grazie ai miei allenatori e alle Fiamme Oro perché ho ripreso persino prima delle altre avversarie. L’ultimo anno, invece, è stato parecchio sfigato. Ha avuto un’infezione al braccio sinistro: la prima diagnosi era amputazione e morte poco dopo”.

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