Lo ha reso noto con un comunicato l'Ingv. Stop alle esplosioni e i flussi lavici dal Cratere di Sud est si sono interrotti. Colate sono in raffreddamento, ma il tremore è sempre su livelli medio-alti
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, poco prima delle sei di questa mattina ha reso noto che l’attività esplosiva dal Cratere di Sud est è cessata.
I flussi lavici sono in raffreddamento.
L’ampiezza del tremore, però, sottolinea la nota dell’Ingv, attualmente risulta su livelli medio-alti.
Le sorgenti del segnali vengono localizzate a Sud est del cratere di Sud est.
L’attività infrasonica è sostanzialmente cessata.
Si sono inoltre esaurite le deformazioni del suolo registrate alla rete clinometrica che ha evidenziato, durante la fontana di lava, variazioni fino a circa due microradianti alla stazione di Cratere del Piano (Ecp).
Oltre alle due colate, il Sud est aveva emesso ieri tra le 18 e le 20 nel corso di un’intensa attività esplosiva, una grande nube – la vedete nell’immagine di Orazio Valenti – che aveva provocato una considerevole ricaduta di cenere e lapilli sui territori pedemontani.
Una caduta di cenere tale da esasperare i cittadini – moltissimi gli interventi sui social – e da preoccupare gli amministratori pubblici per le conseguenze, prima di tutto sulla viabilità.