Francesca Marchese, giornalista freelance di origini siciliane che collabora anche con la BBC, racconta gli attimi di terrore che ha vissuto.
“Tanto, tanto spavento. Io ero in auto con mia figlia di un anno e mezzo malata e mio padre, che è pensionato. Per fortuna, siamo riusciti a superare quel fiume di acqua e arrivare a casa sani e salvi”. E’ ancora scossa Francesca Marchese, una giornalista freelance di origini siciliane che da 8 anni lavora a Londra e che in questi giorni è in vacanza in Sicilia.
Una disavventura accaduta proprio a poca distanza del luogo in cui è morto l’uomo di 53 anni travolto dall’acqua, nei pressi di Gravina di Catania. “Ieri mattina ci siamo avventurati in macchina, da Valverde a Gravina di Catania, con mio padre e mia figlia solo perché la bambina aveva la febbre e stava molto male – racconta la giornalista – Dopo essere partita e ho visto la pioggia mi sono pentita, non avrei mai immaginato di incontrare quel fiume di acqua”.
Ma cosa è accaduto ieri mattina? “Viste le condizioni di salute della mia bambina di 21 mesi – racconta Francesca, che collabora anche con la BBC – ho deciso di andare dal medico da Valverde, il paese dove sono in vacanza, a Gravina di Catania, dove si trova il medico. All’andata abbiamo usato l’autostrada, perché è più facile, e pioveva poco in quel momento. Ma mentre eravamo dal medico la pioggia è aumentata moltissimo, e quando siamo usciti dovevamo decidere se aspettare che la pioggia finisse o tornare a casa. Ma siccome sapevamo che la pioggia sarebbe durata ancora parecchie ore, abbiamo deciso di tornare a Valverde, ma stavolta prendendo dalla Statale e non dall’autostrada. Lungo la strada abbiamo dovuto cambiare tragitto più volte, c’erano diversi avvallamenti, abbiamo dovuti fare retromarcia diverse volte. E dopo oltre mezz’ora di gimkana tra le strade etnee abbiamo cercato il percorso migliore”.
‘Arrivati a San Giovanni La Punta ci siamo visti arrivare un metro di acqua’
Ma a San Giovanni La Punta, ecco che Francesca Marchese, con la bimba e il padre, si è trovata con l’acqua “che saliva fino al finestrino”. “Ci siamo resi conto che dovevamo fare marcia indietro velocemente e fare un’altra strada perché, nonostante le nostre attenzioni, ci siamo trovati in una situazione difficile con una bambina in macchina – racconta la giornalista -. In un punto c’era più di un metro di acqua”.
“Ci sono stati momenti di grande paura, andavamo pianissimo ma i tergicristalli non riuscivano a levare l’acqua e c’erano altre macchine in quelle condizioni critiche”. Poi ribadisce che è uscita solo perché “c’era un’emergenza – dice – perché mia figlia stava molto male e dovevo farla visitare da un medico. Altrimenti non sarei uscita”.
“Domani è prevista un’altra ondata di maltempo e io, a meno che non ci sia un’emergenza da codice rosso, non uscirò”. Francesca h raccontato la sua esperienza anche alla BBC per cui collabora. “Sono stati momenti davvero difficili…”, conclude. (Adnkronos)