Raggiunto l’accordo tra il Miur e la Regione siciliana per interventi mirati a combattere la marginalità sociale. L’assessore Chinnici: “I trasferimenti saranno destinati agli anziani e studenti disabili”
PALERMO – Il recente accordo da 40 milioni di euro raggiunto tra il MIUR e la Regione Siciliana, per la realizzazione di interventi integrati atti a garantire il successo scolastico con particolare attenzione a tutte le categorie a rischio di marginalità sociale nell’ambito degli interventi previsti dai PON e dal POR FSE a titolarità delle rispettive Istituzioni, indica certamente un importante segno di interesse e impegno da parte del governo regionale per i problemi della scuola e, soprattutto, di alunni con bisogni educativi speciali.
In questo, ambito, l’integrazione scolastica degli alunni disabili, necessita, più che in ogni altro caso, della perfetta sinergia, peraltro, prevista dalla legge 104/92, di Istituzioni locali, regionali e nazionali finalizzata alla presa in carico dell’alunno disabile e alla predisposizione del suo progetto di vita. Spesso, però, questo “affiatamento” fra scuola ed Enti Locali non sempre funziona come dovrebbe e, come sempre, a pagarne le conseguenze sono gli utenti finali, in questo caso gli studenti disabili per i quali, a titolo esemplificativo, i comuni spesso non sono in grado di ottemperare a precisi obblighi,quali ad esempio la messa disposizione delle scuole di assistenti educativi o alla persona.
A proposito delle lamentate inadeguate collaborazioni da parte degli enti locali nella stesura e attuazione degli accordi di programmi, nonché nell’erogazione di servizi, previsti dalla legge 104/92 e dalle successive norme in materia l’assessore della Famiglia, delle politiche sociali e autonomie locali Caterina Chinnici dice: “I trasferimenti di fondi destinati all’area del sociale e in particolare alle persone disabili costituiscono, certo, un momento fondamentale per l’integrazione delle fasce più deboli”.
“Ma è a un quadro più generale, che prevede una programmazione per la razionalizzazione degli interventi, che bisogna prestare grande attenzione”. “Solo attraverso una rigorosa programmazione, infatti, è possibile superare le difficoltà legate alla disponibilità dei fondi. Proprio per realizzare un’adeguata politica di indirizzo è stato costituito, presso la Regione siciliana, un tavolo tecnico per le disabilità, di cui fa parte questo assessorato. Tra i primi risultati c’è il Piano triennale, all’interno del quale sono ricomprese le linee-guida utili agli Enti locali per l’identificazione delle priorità di politica sociale da inserire nei Piani di zona previsti dalla legge 328 del 2000”.
Inserimento in diversi contesti: dalla scuola al mondo del lavoro
PALERMO – I disagi che le famiglie degli alunni disabili devono affrontare nell’interfaccia con le diverse istituzioni implicate nel processo di integrazione necessitano di serie politiche di promozione della persona e di risposte veloci ed efficaci. “In questa prima fase di attività all’interno dell’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, afferma l’assessore Caterina Chinnici, ho ritenuto indispensabile intraprendere un lavoro di ricognizione dei molteplici strumenti disponibili per l’attuazione delle politiche a sostegno delle famiglie dei disabili.
Questa attività mira al coordinamento e all’attivazione degli interventi necessari per garantire il miglioramento della qualità di vita della persona disabile. Interventi che mirano alla completa integrazione sociale dei vari soggetti svantaggiati, con il loro inserimento nei diversi contesti (scuola, tempo libero, lavoro), secondo quanto stabilito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità entrata in vigore nel maggio del 2008. Allo scopo di dare attuazione a questa priorità è già stato avviato un percorso comune con l’assessore regionale della Sanità, con l’intento di realizzare una politica globale in favore dei disabili sotto il profilo dell’integrazione socio-sanitaria. è, inoltre, intenzione di questa amministrazione avvalersi dell’utilizzo dei fondi del Programma operativo del Fondo sociale europeo 2007/2013, per la realizzazione di progetti di inclusione sociale e lavorativa”.