Il Collocamento sconosce il lavoro - QdS

Il Collocamento sconosce il lavoro

Il Collocamento sconosce il lavoro

giovedì 02 Luglio 2009

Lavoro. Centri per l’impiego poco funzionali.
Ai margini. I Centri per l’impiego oggi sono una struttura ai margini del mercato del lavoro. Contano 1.000 dipendenti ma non riescono a collegare la domanda all’offerta.
Personale. Tra i problemi riscontrati la mancanza di una preparazione informatica di base specie tra i dipendenti più in là con gli anni, restii a recepire nuove innovazioni.

PALERMO –  I centri per l’impiego inutili alla funzione a cui sono preposti: far incontrare domanda ed offerta di lavoro. A questo si deve aggiungere che queste strutture sono state “svuotate” dall’avvento dei super costosi Sportelli multifunzionali che, per fare qualcosa in più (sulla carta), rispetto ai vecchi collocamenti, costano quasi 20 volte di più.Infatti, mentre i Centri per l’impiego costano all’incirca 3 milioni di euro l’anno, secondo i dati in possesso del dipartimento Lavoro della Regione siciliana (da cui dipendono, ndr), gli Sportelli multifunzionali  costano all’incirca 50 milioni di euro l’anno.
A tutto questo si deve aggiungere la mancanza di mezzi adeguati a svolgere le funzioni proprie dei Cpi. E così, nel terzo millennio, nell’era dell’esplosione di internet, i centri per l’impiego della Sicilia non si mostrano affatto al passo con i tempi. Solo un dipendente ogni due dispone di un computer connesso alla rete. Per di più i dipendenti, la maggior parte dei quali anziani ed in fase di pensionamento, non si dimostrano affatto avvezzi a queste novità telematiche e frenano l’intero apparato.
Un quadro che viene fuori da una ricognizione delle attività ad oggi poste in essere nei 65 centri per l’impiego siciliani.
 
“Oggi disponiamo della possibilità di attivare a pieno regime mille e 200 caselle di posta elettronica nei centri per l’impiego – dice Renato Adragna, responsabile del Centro Informatico Unità Intranet/Internet del Dipartimento Lavoro della Regione Sicilia – e probabilmente, per soddisfare appieno il sistema, ne servirebbero un altro migliaio, dal momento che disponiamo di 3 mila dipendenti in tutto”. Fatto sta che per il momento di computer attivi con relativa posta elettronica nei centri per l’impiego, secondo i dati aggiornati forniti dal Dipartimento Lavoro, ne risultano appena mille 531. Altre 344 connessioni saranno attivate non prima della fine di quest’anno. è infatti in pieno processo di informatizzazione il mondo dei Cpi siciliani: alla fine dello scorso mese di giugno sono stati 473 i personal computer che sono stati attivati, secondo tabella di marcia prestabilita dal Dipartimento e dalle società Sicilia E-Servizi e Sicilia E-Innovazione, che si occupano per l’appunto di attivare percorsi di informatizzazione per conto della Regione Sicilia. “Certamente sono stati fatti grandissimi passi avanti – precisa Adragna – e credo proprio che il lavoro svolto dal dirigente del Dipartimento Lavoro, Giovanni Bologna, non abbia simili nelle gestioni precedenti”. Che però esista di fondo un problema legato all’attivazione di caselle di posta elettronica non lo nega: “C’è anche più di un problema – rilancia Adragna -. Uno è relativo alla mancanza di una preparazione informatica di base di alcuni dipendenti dei Cpi che non sanno nemmeno utilizzare la casella di posta elettronica. Sono per lo più lavoratori anziani ed in fase di pensionamento che sono restii a recepire queste innovazioni. Un altro problema invece è legato al numero limitato di concessioni di caselle di posta elettronica.
Con le mille e 200 attivazioni abbiamo raggiunto il tetto massimo e servirebbe che la Regione ne acquistasse delle altre ma al momento non è stato fatto. Naturalmente, quando la governance regionale, nel suo complesso, riterrà utile una più capillare diffusione della posta elettronica, sarà attivato un numero maggiore di caselle di posta elettronica e di accesso ad internet, comunque tenendo presente che, ad oggi, un dipendente su due del Dipartimento Lavoro dispone di queste abilitazioni. Per quanto riguarda il numero di caselle di posta eventualmente limitato, è noto che, la distribuzione dei servizi di accesso, è gestito da società come Sicilia e Innovazione e Sicilia e Servizi spa. Solo queste società  hanno la misura complessiva delle risorse informatiche realmente disponibili”. A dare supporto nel processo di informatizzazione c’è Italia Lavoro attraverso il progetto Spoiils. “Abbiamo informatizzato tutti i Cpi – spiega Anna Maria Di Vanni, responsabile del progetto -. In più sono stati dotati di tutti i crismi, in base alla riforma Biagi numero 30 del 2002, 8 centri per l’impiego capoluogo, ad eccezione di Messina per problemi logistici, e 2 periferici come Carini e Cefalù”.
Il ventaglio di vantaggi, a processo di informatizzazione completato, è davvero vasto: ad esempio erogare servizi di base e specialistici con il supporto degli sportelli Multifunzionali alle persone ed alle imprese, sperimentare politiche attive per specifici target di utenti, privilegiando un approccio integrato fra incentivi, orientamento, formazione ed accompagnamento professionale.

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