Da marzo di quest’anno, l’assessorato alla Presidenza ha un nuovo direttore generale del dipartimento Dipartimento regionale del Personale, Ignazio Tozzo, al quale abbiamo chiesto conferma del problema della Regione che assorbe personale che in altre Regioni è pagato dallo Stato.
Quali sono i ruoli che nelle altre Regioni sono affidati a personale ministeriale e non regionale? Potrebbe questo da solo spiegare l’esagerato numero di dipendenti regionali rispetto alle altre Regioni?
Tozzo: “Non vi è dubbio che le competenze assegnate alla Regione siciliana sono ben più ampie di quelle delle altre regioni italiane. Fare un paragone in termini diretti, però, è davvero complesso non conoscendo appieno le strutture interne di ogni singola Regione. Certamente la Sicilia ha competenze come quelle sulle motorizzazioni, il Corpo forestale, le sovrintendenze ai Beni culturali, il Demanio regionale, l’Aran, le Ersu e diverse altre che in tutto il resto d’Italia sono gestite con personale ministeriale, in carico all’amministrazione centrale dello Stato”.
Da gennaio di quest’anno è stato avviato il lavoro preparatorio della nuova pianta organica della Regione, fondamentale visto che l’ultima risaliva a 25 anni fa.
Tozzo: “Il lavoro preparatorio alla predisposizione della nuova pianta organica della Regione siciliana, si svolge su due piani paralleli. Da un lato la ricognizione della consistenza del personale e dei compiti che svolge, in pratica una vera e propria fotografia della situazione attuale, dall’altro lato la ricognizione dei fabbisogni dell’amministrazione. La pianta organica finale dovrà essere frutto dell’incrocio fra questi due dati ovvero fra situazione attuale e fabbisogno, allo scopo di utilizzare al meglio il personale esistente, distribuirlo opportunamente fra dipartimenti e servizi e verificare le esigenze dell’amministrazione riguardo alle nuove figure professionali emerse negli anni e di cui la Regione necessita.
“Si è scelto di procedere a questo lavoro perché è uno strumento indispensabile per la programmazione del personale e per prevedere, dunque, una più razionale localizzazione delle risorse umane. Lo strumento “pianta organica” permetterà un riequilibrio tra uffici sovradimensionati e uffici che hanno molteplici competenze e oggettiva carenza di personale”.
Gaetano Armao, esperto avvocato amministrativista, è stato chiamato alla Regione a dirigere l’assessorato alla Presidenza, proprio per assicurare la competenza necessaria per le riforme strutturali tese alla sburocratizzazione e allo snellimento della macchina amministrativa non solo regionale, ma anche locale, attraverso leggi da fare approvare al Parlamento. Premessa fondamentale, è sicuramente la nuova pianta organica, ma ancora prima l’approvazione del Piano industriale, di cui ci siamo occupati nell’inchiesta di sabato 20 giugno.