Il Dipartimento della Formazione professionale solo negli ultimi due mesi ha revocato un milione di €. Erano previsti per lo sviluppo della competitività delle imprese
PALERMO – Oramai al Dipartimento della Formazione professionale dell’assessorato regionale al Lavoro non si sa più che pesci prendere.
A 20 giorni dalla conclusione dell’ultima proroga per spendere i fondi del Por Sicilia 2000-2006 fioccano le revoche di finanziamenti. I decreti sono a decine emessi dal dirigente del Dipartimento, Patrizia Monterosso, che non specifica i perché di queste revoche. Ma si intuiscono dal momento che questo tipo di provvedimenti hanno quasi sempre una stessa matrice: in sostanza l’ente di formazione non ha rispettato le procedure, non producendo tutta la documentazione oppure è direttamente l’ente stesso a rinunciare per motivi organizzativi.
Intanto negli ultimi due mesi la situazione si è fatta davvero difficile. Ci sono oltre una quindicina di decreti di revoche di finanziamento: in ballo quasi un milione di euro che la Regione si deve tenere sul groppone. Lo deve fare anche perché i tempi per un loro reimpiego sono strettissimi.
I decreti revocati riguardano tutti il Por Sicilia 2000-2006 e si dipanano su tre distinte misure: la prima è la 3.02 che riguarda l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro per la riduzione della disoccupazione di lunga durata. Complessivamente sono stati disimpegnati ben 240 mila euro. Poi c’è il progetto di “aggiornamento professionale del personale amministrativo e didattico”. In questo caso figura una sola revoca da 55 mila euro e si tratta tra l’altro dell’unica rinuncia fatta da un ente di formazione tra tutti i decreti emessi dal Dipartimento. Una vera mannaia invece si è abbattuta sulla misura che riguarda lo “sviluppo della competitività delle imprese” con priorità alle Pmi. In questo caso le revoche sono ben 6 e ammontano complessivamente all’incirca a 600 mila euro.
I progetti che vanno in fumo sono i più svariati: ci sono esperti in organizzazione di eventi culturali, guida turistica subacquea, operatore elettronico, personale amministrativo, riqualificazione di personale interno, formazione nel campo della pasticceria, impresa ed innovazione, qualità e servizio nell’edilizia ed ancora operatore di restauro e bioarchitettura.
Tutti percorsi formativi che la Regione perde e che quasi sicuramente sarà difficile recuperare reimpiegando gli stessi fondi visti i tempi stretti per la scadenza del Por 2000-2006.
Il 2009 rappresenta l’anno entro il quale la Sicilia deve rendicontare, alla Comunità europea, la spesa in chiusura del ciclo di programmazione Por.
Allo stato attuale il completamento di molti programmi d’investimento risulta fortemente condizionato dalla sfavorevole congiuntura economico-finanziaria internazionale che, inevitabilmente, ha prodotto i sui effetti anche a livello regionale. Sono un centinaio le imprese siciliane che pur avendo già impegnato notevoli risorse, a causa della congiuntura in atto, non sono riuscite a rispettare alcuni degli impegni assunti in sede di concessione delle agevolazioni, così come previsto dai rispettivi bandi, come l’incremento occupazionale all’avvio dell’attività e l’effettuazione delle spese entro la data di ultimazione prevista.