Sicurezza. La Polizia municipale resta chiusa negli uffici.
Brunetta. Il ministro ha attaccato i poliziotti “passacarte”. Nelle grandi città siciliane la situazione non è diversa: c’è uno scarto inaccettabile tra chi si occupa di burocrazia e chi dirige il traffico.
Palermo. Un “organico insufficiente” secondo il comandante Purpura: “Per una città metropolitana come la nostra, dovremmo disporre di 2000 vigili”. Invece al momento sono 1340
Palermo. Non c’è niente da dire: il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta è proprio un vulcano di idee. L’ultima riguarda la stazza dei poliziotti. Che ha generato il solito codazzo di polemiche, richieste di scuse e massima indignazione da parte dei sindacati. “Come non posso concordare sul fatto che bisogna mandare i poliziotti per le strade a garantire la sicurezza? Meno burocrazia e più polizia on the road a contatto diretto con il cittadino”, ha declamato il ministro, aggiungendo “Certamente non è così facile passare dalla scrivania alla strada, non si può mandare on the road il poliziotto “panzone” che non ha fatto altro che il passacarte perché se lo mangiano. Bisogna cambiare il concetto stesso di sicurezza, deve essere fatta da chi la sa fare”.
Dietro la stravagante affermazione di Brunetta si nasconde comunque una certa sostanziale verità. Il Quotidiano di Sicilia da mesi si occupa di monitorare la presenza dei Vigili urbani sulle strade, e che tra il numero dei poliziotti d’ufficio e quello dei poliziotti di strada ci sia uno scarto inaccettabile l’abbiamo praticamente testato in tutte i capoluoghi siciliani.
A Palermo, per esempio, su 1340 vigili in organico, ogni giorno sulle strade ce ne sono attivi solo 350 divisi in più turni da poco più di 100 per volta. E la situazione non migliora certo a Messina, dove su 400 vigili, di “on the road”, come dice Brunetta, ce ne sono poco più di 150. Numeri che di certo non possono garantire la tanto agognata sicurezza, così come il rispetto del Codice stradale, che sarà pure un problema culturale ma non potrà mai essere combattuto se non con un aggressivo (in termini di multe) intervento delle forze dell’ordine. E come potrebbero 40 vigili urbani per turno (su un totale di 530 in organico) con 18 volanti in una città come Catania evitare sorpassi pericolosi, parcheggi in doppia e tripla fila e sugli stalli per disabili, mancato rispetto dei limiti di velocità e dell’obbligo del casco, per non dire delle attività abusive, dei furti, di emergenze di altro tipo?
La situazione sollevata da Brunetta, benché in termini brutali, purtroppo è reale e il cittadino la può constatare ogni giorno. E di certo ne sono consapevoli anche all’interno dei vari Comandi di Polizia. “L’organico, costituito da 1340 unità, è insufficiente per una città metropolitana come la nostra, dove per poter operare compiutamente dovremmo disporre di almeno 2000 vigili”, ha ammesso Nunzio Purpura, comandante della Polizia Municipale di Palermo dal novembre 2007. E che la situazione organizzativa delle Polizie municipali di Sicilia sia in profonda crisi lo dimostrano anche alcuni episodi chiave come le dimissioni dell’ex Comandante della Polizia municipale di Catania Pietro Belfiore e quelle – rientrate, però – dell’omologo messinese Calogero Ferlisi a seguito di una petizione promossa dalla Cisl FP e sottoscritta da ben 308 agenti.
A queste due difficili situazioni dobbiamo aggiungere anche quella di Agrigento, dove al momento il posto di Comandante è vacante e al vertice del Corpo c’è il “facente funzione” Domenico Ferrante Qui in strada, per turno, abbiamo 10 vigili su 90 totali, come dichiara il commissario Francesco Di Vincenzo, responsabile del Personale.
Anche a Trapani il comando dei vigili urbani vive di una vera e propria emergenza. Appena 94 le unità in servizio, la cui stragrande maggioranza è un amministrativo, cioè lavora in ufficio. Secondo quanto si evince dalla pianta organica del locale comando, in servizio attualmente ci sono 10 commissari, ben 82 ispettori capo, 5 assistenti ed appena 8 agenti, 2 ausiliari del traffico e 14 amministrativi. Di questi scendono in strada per il rispetto del codice della strada un funzionario, 7 ispettori capo e 4 amministrativi, ovvero 12 unità in tutto. “Siamo in attesa di far integrare una cinquantina di ausiliari del traffico”, commenta il sindaco Girolamo Fazio.
Sono complessivamente 84 le unità in organico alla Polizia municipale di Caltanissetta, guidata da Lito Cucchiara. Poco meno della metà, 41, sulle strade (circa 20 per turno) per il servizio di viabilità, anche con controlli, posti di blocco e l’ausilio di strumentazioni elettroniche – autovelox ed etilometro – per rilevazioni in linea con il Codice della Strada. Inoltre pattugliamenti e interventi mirati alla prevenzione d’illeciti amministrativi e penali. Le restanti unità sono impegnate in altre attività, annona, ambiente, edilizia, informazione, 7 all’ufficio del comando per le pratiche amministrative.
(hanno collaborato Vincenza Grimaudo e Nicola Digiugno)