Il piano sulle nuove regole in vigore dal sei dicembre. La ministro Lamorgese ai prefetti, coinvolgere i gestori dei locali. Polizia alle fermate del bus. I sindaci chiedono mascherine all'aperto
Dal sei dicembre e, intanto, fino al quindici gennaio, nelle ore di punta e sui luoghi affollati scatterà la stretta dei controlli delle forze dell’ordine.
In quel periodo, infatti, sarà in vigore il decreto che ha introdotto il super green pass; su bus e metro ci sarà un’azione di verifica pianificata e condivisa con le aziende del trasporto; per bar, ristoranti e locali fondamentale la collaborazione dei gestori, che dovranno essere rigorosi all’ingresso se non vogliono rischiare chiusure.
Il Piano dei controlli natalizi
Prende forma il piano di controlli di Natale dopo che ieri c’è stato il primo confronto tra la ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e i prefetti delle città capoluogo di regione.
E una voce in capitolo l’avranno anche i sindaci che hanno chiesto al Governo l’obbligo della mascherina all’aperto in tutta Italia fino al 15 gennaio, misura già preso da alcuni Comuni.
Saranno ora i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica a riunirsi in settimana per adottare i piani che saranno attivi dal 6 dicembre. E prima del weekend ci sarà un nuovo confronto tra ministra e prefetti per la messa a punto definitiva dei piani. La curva di contagi è in salita, la variante Omicron aumenta l’allarme.
L’Italia, ha evidenziato Lamorgese, si trova in una “fase ancora molto delicata per la salute pubblica”. Non può esserci spazio per un allentamento delle prescrizioni. E dunque, ha assicurato la titolare del Viminale, “forze dell’ordine e polizie locali continueranno a dare il massimo e ad agire con responsabilità ma anche con la necessaria fermezza, effettuando controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone”.
Il ruolo delle polizie locali
Il riferimento alle polizie locali non è di maniera: le carenze negli organici delle forze di polizia sono ben presenti al ministro che conta quindi nella collaborazione dei sindaci e del loro personale in divisa per i controlli che saranno a campione.
La raccomandazione ai prefetti è quella di “coinvolgere tutti i soggetti interessati”, intensificando il “confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli esercenti anche al fine di sviluppare una capillare opera di sensibilizzazione dei propri aderenti”.
Non si può infatti pensare ad irruzioni a tappeto degli agenti in bar e ristoranti per verifiche sui pass. Concorda la Fipe, che ha invitato i gestori dei locali ad “effettuare controlli rigorosi sui certificati di chi vuole consumare al tavolo all’interno di bar e ristoranti”.
Lo spauracchio, altrimenti, è quello dei lockdown adottato da Austria, Germania ed Olanda. Il Friuli Venezia Giulia, prima regione a finire in zona gialla, ha anticipato oggi le misure del decreto e il prefetto di Trieste, Annunziato Vardè, ha chiarito che non cambia nulla per il consumo al banco nei locali pubblici: si può senza esibire alcun documento.
Un tema particolarmente delicato affrontato nella riunione è stato quello del trasporto pubblico locale.
Bus e metro strapieni nelle grandi città durante le festività natalizie si prestano poco a controlli efficaci. Per questo serve un’intesa su “modalità condivise” con le municipalizzate per mettere a punto servizi di verifica sui mezzi.
Controlli alle fermate
Gli agenti delle forze di polizia non saliranno sui mezzi per chiedere il pass, ma si posizioneranno alle fermate dei bus, all’ingresso delle stazioni della metro, alle stazioni ferroviarie, per supportare i controllori. C’è ancora da chiarire, anche da un punto di vista normativo, se i controllori delle municipalizzate possano accertare il possesso della certificazione verde, oltre che del biglietto.
Ci sarà per questo un confronto anche con il ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini.
Le aziende, da parte loro, stanno esaminando i dati sulla mobilità cittadina, con i flussi di passeggeri, orari e nodi di scambio ed alcune hanno avviato sperimentazioni.
Sindaci, aziende del trasporto pubblico ed associazioni di categoria parteciperanno ai Comitati provinciali in questa settimana per segnalare criticità e condividere i piani di controllo. (ANSA).