Le dichiarazioni di Erio Buceti, presidente del IV municipio a Qds.it e un video che mostra i disagi dopo le recenti ondate di maltempo
Non è facile viaggiare a Catania, tanto per le auto quanto per i pedoni: se la gente del posto è tradizionalmente considerata ospitale, le strade non lo sono per niente. Questo è particolarmente vero per le aree periferiche, come San Giovanni Galermo, che si trovano a fronteggiare quotidianamente diversi problemi: buche, marciapiedi praticamente inesistenti, inciviltà e rifiuti… La lista è lunga e i residenti (e non solo) la conoscono già a memoria.
Con le recenti ondate di maltempo, la situazione è peggiorata in alcune aree: le buche di alcune vie principali di San Giovanni Galermo sembrano vere e proprie voragini e, purtroppo, assieme ai rifiuti e all’inciviltà, rappresentano il volto peggiore del capoluogo etneo.
Il video allegato all’articolo – benché
amatoriale e girato volutamente in movimento – è sufficiente a far notare le
condizioni di strade come la SP12i, via San Giovanni Battista, via Don Minzoni
e via Luisella. La SP12i – che conduce al famoso Etna Bar ed è un collegamento
importante con i Comuni di Misterbianco e San Pietro Clarenza, ma anche con la
Tangenziale e il centro di Catania – è un incubo, sia per il traffico sia per
gli innumerevoli pericoli per gli utenti della strada. Il cartello “Catania” a
metà della Provinciale segna il confine tra Misterbianco e il rione di San
Giovanni Galermo e quello del capoluogo etneo non è certo un caldo benvenuto. Lo
scenario è desolante, specialmente nei momenti in cui la pioggia vanifica i
lavori periodici di ripristino del manto stradale e la prudenza – che, bisogna
ammetterlo, è poca – di alcuni utenti della strada.
La situazione non cambia nella centrale via San Giovanni Battista né nell’area di via Don Minzoni: strade dissestate, luci quasi assenti, pericoli ovunque. “Parlando di questo problema, bisogna fare una premessa sulla metodologia utilizzata per il ripristino del manto stradale: si procede con l’asfalto a freddo, che permette una risoluzione immediata del disagio ma che purtroppo ha una tenuta ridotta. Ciò comporta la formazione di vere e proprie voragini ogni volta che si verificano alluvioni come quelle delle scorse settimane”, dichiara Erio Buceti, presidente del Municipio di Catania (Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo).
“Ogni volta che si formano queste voragini, viene immediatamente fatta una segnalazione (dal consiglio del IV Municipio o dai cittadini) al Pronto Intervento che si occupa della manutenzione delle strade. Grazie a un portale – ‘Curiamo Catania’ – entro circa 48 ore dalla segnalazione in genere si ha un intervento di ripristino. Bisogna, però, tenere conto che quello delle buche è un problema molto diffuso e per questo il lavoro delle squadre d’intervento può subire dei ritardi. Inoltre, in genere, all’alluvione successiva il problema si ripresenta e, quindi, l’obbligo di essere vigili e intervenire è determinante in questi casi”, aggiunge.
Via Luisella è un caso a parte.
Lì il problema non si ferma alle buche ed entra in gioco un altro fattore
determinante: l’inciviltà. Quell’inciviltà che distrugge quanto di bello il
capoluogo etneo ha da offrire, che oscura il lavoro di cittadini onesti e istituzioni
e non rende onore alle meraviglie di Catania. Via Luisella è da anni una
discarica abusiva per molti e, anche con nuove normative e più attività di
sensibilizzazione, la situazione stenta a cambiare. L’ex supermercato
abbandonato circondato dai rifiuti e i piccioni che cercano cibo in mezzo alla
spazzatura sono il simbolo di un degrado ambientale che non può lasciare
indifferenti.
Tuttavia, non tutto è perduto. C’è una luce in fondo al tunnel e quella luce si chiama speranza e voglia di cambiamento: “Per quanto riguarda la questione rifiuti, siamo a un punto di svolta. Dall’8 novembre è partita la raccolta differenziata nell’area di San Giovanni Galermo e sto riscontrando la soddisfazione generale degli utenti. Tuttavia, ci sono alcuni siti – compreso quello di via Luisella – che continuano a essere luogo di discarica. Per questi siti ho richiesto alla Polizia Ambientale di effettuare ispezioni – anche in borghese – e giornalmente ci sono controlli e sanzioni a chi disattende le regole”, spiega Buceti.
“Via Luisella ad oggi sta
rappresentando ancora un problema, ma ho ragione di ritenere che nell’arco di
qualche giorno/settimana la ‘discarica’ di via Luisella possa essere eliminata,
così come altri siti simili dell’area vicina”, conclude.
Il sogno e la speranza comune è
vedere una periferia catanese valorizzata, senza pericoli e priva di ogni segno
di abbandono o inciviltà. Quel sogno è ancora lontano dall’essere realizzato,
ma non smettere di crederci è l’unico modo per lasciare la speranza viva anche
di fronte a una realtà disarmante ormai da troppo tempo.
Marianna Strano