Italiani vaccinati all'estero, vaccini riconosciuti per avere il Green pass - QdS

Italiani vaccinati all’estero, vaccini riconosciuti per avere il Green pass

Italiani vaccinati all’estero, vaccini riconosciuti per avere il Green pass

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giovedì 20 Gennaio 2022

Sono in tanti gli italiani vaccinati all'estero che si chiedono se la vaccinazione somministrata sarà riconosciuta nel nostro Paese e se avranno diritto al Super Green pass

Sono in tanti gli italiani vaccinati all’estero che si chiedono se la vaccinazione somministrata sarà riconosciuta nel nostro Paese e se avranno diritto al Super Green pass, ormai necessario per prendere parte a tutte le attività della vita sociale.

I certificati equivalenti a quelli somministrati in Italia (validi per avere la certificazione verde)

Sono riconosciuti come equivalenti a quelli effettuati nell’ambito del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2vaccini per i quali il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio è lo stesso dell’Unione Europea: Covishield (Serum Institute of India), prodotti su licenza di AstraZeneca; R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca; Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.

Tali vaccini sono considerati validi ai fini dell’emissione della Certificazione verde COVID-19 a favore dei cittadini italiani (anche residenti all’estero) ai i loro familiari conviventi e ai cittadini stranieri che dimorano in Italia per motivi di lavoro o studio, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero contro il SARS-CoV-2.

Vaccini non autorizzati dall’EMA

Le persone vaccinate all’estero con un vaccino non autorizzato dall’EMA (Agenzia europea per i medicinali) possono ricevere una dose di richiamo “booster” con vaccino a m-RNA (Comirnaty o Spikevax), a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 gg) dal completamento del ciclo primario.
Il completamento di tale ciclo vaccinale integrato è riconosciuto come equivalente.

Superato il termine massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato da EMA, così come in caso di mancato completamento del ciclo, è possibile procedere con un ciclo vaccinale primario completo con vaccino a m-RNA.

Dario Raffaele

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