ROMA – “Occorrono interventi strutturali e di politica industriale, come accaduto in Francia e in Germania e come richiesto dalle associazioni aderenti a Confindustria, tra cui la massimizzazione della produzione nazionale di gas e l’incremento delle agevolazioni per i settori industriali energivori a maggiore rischio chiusura o delocalizzazione”. Lo ha ribadito Confindustria Energia alla luce delle prime bozze circolate relative al decreto-legge Sostegni in tema di caro energia.
“Sembra emergere – si legge in una nota di Confindustria Energia – che le misure prese in considerazione dal Governo siano congiunturali e non strutturali: piccoli interventi spot senza una visione di lungo termine, purtroppo insufficienti a contrastare i fortissimi incrementi di costi che si sono abbattuti sui settori industriali energivori, con gravi conseguenze per la crescita del sistema Paese e per l’occupazione. Confindustria Energia auspica, pertanto, che gli interventi strutturali proposti vengano seriamente presi in considerazione e implementati dal Governo, perché è ormai evidente che questi incrementi del costo dell’energia perdureranno per un lungo periodo e influenzeranno negativamente l’economia del nostro Paese per i prossimi anni”.