Palermo-Agrigento, ultimatum della Regione all'Anas, "Svolta nei cantieri o rescissione" - QdS

Palermo-Agrigento, ultimatum della Regione all’Anas, “Svolta nei cantieri o rescissione”

Palermo-Agrigento, ultimatum della Regione all’Anas, “Svolta nei cantieri o rescissione”

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martedì 01 Febbraio 2022

A Villafrati il tavolo tecnico tra Regione, sindaci e tecnici Anas per fare il punto sui lavori di ammodernamento della Palermo-Agrigento.

Si è svolto al campo base di Villafrati (Palermo) il tavolo tecnico convocato dagli assessori regionali alle Infrastrutture, Marco Falcone, e al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, per fare il punto sullo sviluppo dei lavori di ammodernamento della strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento. Presenti i tecnici di Anas, guidati dal responsabile per la Struttura territoriale Sicilia Raffaele Celia e dal dirigente area Nuove opere Sicilia Luigi Mupo, e i tecnici del contraente generale Cmc.

Il sopralluogo

Sono intervenuti anche i sindaci e commissari dei Comuni di Ciminna, Baucina, Lercara, Vicari, Mezzojuso, Cefalà Diana, Villafrati, Campofelice di Fitalia, Castronovo di Sicilia, Roccapalumba, Bolognetta. Gli esponenti del governo Musumeci, accompagnati da Anas e Cmc, hanno poi condotto un lungo sopralluogo sui diversi fronti di cantiere aperti lungo la Palermo-Agrigento (tratti Ss 121 e Ss 189 fra Villafrati, Vicari e bivio Manganaro). 

Le parole degli assessori

«Dopo il lungo approfondimento e il confronto che abbiamo avviato già da novembre con un vertice a Cefalà Diana, l’impegno che Anas assume oggi – affermano gli assessori Cordaro e Falcone – è quello di compiere una svolta effettiva nelle lavorazioni entro i prossimi due mesi. Qualche miglioramento c’è, ma è difficile potersi ancora ritenere soddisfatti. I progressi nell’immediato dovranno concentrarsi soprattutto nel tratto del viadotto Scorciavacche, inutilizzabile dal 2014, per riconnettere una viabilità resa disagevole e insicura dal prolungarsi all’infinito dei cantieri. Ci rivedremo sul posto, assieme ai sindaci, per tirare le somme. Nel caso il contraente generale non dovesse riuscire a invertire la tendenza neanche stavolta, la Regione – concludono gli assessori – chiederà ad Anas di procedere alla rescissione del contratto».

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