Una nuova tappa del percorso avviato in Sicilia dalla Federazione apicoltori italiani, che mette a disposizione degli assistiti strumenti finalizzati alla crescita del settore
NICOSIA (EN) – La Federazione apicoltori italiani prosegue il proprio percorso di realizzazione del progetto di agevolazione per lo svolgimento dell’esercizio dell’apicoltura da reddito, mettendo a disposizione degli associati i Laboratori sociali come strumenti principali di sviluppo, produzione di reddito e incentivazione della legalità.
“Proporre al pubblico prodotti di qualità – hanno sottolineato i responsabili della Fai – di origine certa e di sanità garantita, oltre ad assicurare uno sbocco economico, è motivo di orgoglio per il produttore. Siamo quindi alla quarta tappa di un percorso di qualificazione professionale iniziato alcuni anni or sono a Valderice (Trapani) proseguito a Scicli (Ragusa), a Naro (Agrigento) e ora a Nicosia”.
“La collaborazione delle autorità comunali – hanno aggiunto gli apicoltori – che ci ospitano in strutture pubbliche, è stata la chiave di volta per la realizzazione e il successo di un’iniziativa di promozione sociale, senza scopo di lucro, di creazione di posti di lavoro, anche se necessariamente stagionali, di incentivazione della produzione e del commercio dei prodotti dell’alveare, e quindi della produzione di reddito e di contribuzione alle Casse erariali”.
Domenica 20 marzo si svolgerà dunque, in località San Basile, nel territorio di Nicosia, in presenza delle Autorità comunali e sanitarie, la cerimonia di inaugurazione del quarto laboratorio sociale, a servizio degli apicoltori stanziali e nomadi di un vasto territorio, particolarmente vocato all’esercizio dell’apicoltura.
“Ci auguriamo – hanno concluso i rappresentanti della Federazione apicoltori italiani – che questo laboratorio sociale, gestito da un’apicoltrice formatasi in seno a Fai Sicilia, dotato come i precedenti di moderne attrezzature per l’estrazione, lo stoccaggio e il confezionamento del miele trovi il giusto apprezzamento anche sul territorio ennese”.