Dalla nascita del progetto museale nelle Isole Eolie è trascorso mezzo secolo, un tesoro di testimonianze di popoli che hanno vissuto a Lipari, spazio per l'arte e la vulcanologia
Per il Quotidiano di Sicilia, Rosario Vilardo, direttore del Parco Archeologico delle Isole Eolie, ha presentato quelle che sono le attrazioni e la storia del sito museale.
“Questo istituto fa parte del dipartimento Beni Culturali della Regione Siciliana. E’ un sito molto importante con una storia lunga ed abbastanza intensa.
Quando nasce il progetto museale a Lipari
Il progetto nasce negli anni cinquanta, quando il suo fondatore Luigi Bernabò Brea, proveniente dalla Liguria, era il Soprintendente per la Sicilia Orientale. Brea era un archeologo di fama internazionale, considerato tra i sei archeologi più importanti al mondo.
“Il Parco Archeologico delle Isole Eolie è importante soprattutto per le sue ricerche”
Lo stesso Brera, infatti, riuscì ad individuare una stratigrafia con vari strati di terreno che contengono materiale archeologico. L’aspetto più interessante è che riuscì a ricostruire le stratificazioni archeologiche dal 5.500 a.C fino al Medioevo, dove ogni periodo e ogni fascia archeologica è caratterizzata dalla realizzazione di vasi, oggetti e costruzioni. Troviamo, inoltre, diverso materiale organico come semi di svariate piante.
Tutto questo, racconta molto della struttura dell’agricoltura e della cultura di questi popoli.
Altra scoperta interessante è che questi stessi oggetti venivano ritrovati in altre parti d’Italia e del Mediterraneo. Tutto questo è stato possibile perché le Eolie, nell’età del Neolitico, erano ricche di ossidiana, ovvero un materiale vulcanico estremamente tagliente, che rappresentava l’unico strumento utile nel Mediterraneo per tagliare e raschiare. Fino agli anni ottanta del secolo scorso la stessa ossidiana era utilizzata anche in medicina per alcuni bisturi.
L’ossidiana di Lipari, storia e curiosità
L’ossidiana di Lipari, si scoprì, dunque, che era commercializzata in tutto il Mediterraneo. I vari scavi archeologici fatti dal 1950 fino al 2010 hanno rivoluzionato e dato tantissime conoscenze sul passato dell’umanità su questo territorio e sul Mediterraneo. All’interno del museo si realizza un vero e proprio viaggio in maniera cronologica passando dall’età più antica fino all’epoca medievale.
Tombe greche e romane
Altro dato molto interessante è il rinvenimento di oltre 2.800 tombe greche e romane e degli oggetti che si conservavano insieme al defunto, come giocattoli per bambini, gioielli e soprattutto mascherine da teatro che erano considerate una sorta di passaporto per l’aldilà.
I dipinti
Sono rinvenuti, inoltre, meravigliosi vasi dipinti che caratterizzano, a livello internazionale, il fiore all’occhiello del nostro museo. Un vaso della nostra collezione, infatti, è stato di recente esposto all’Expo di Dubai. Il parco svolge la sua attività non solo a Lipari ma in tutte le isole dell’arcipelago.
Al museo di Lipari vi si trova anche una sezione di vulcanologia che racconta l’evoluzione del territorio ed una collezione di arte contemporanea.”
Orari e giorni di apertura del museo di Lipari
“Siamo aperti tutti i giorni, compresi i festivi. Per quanto riguarda i giorni feriali dalle ore 9 alle ore 18:30, mentre nei festivi dalle ore 9 alle 13. Il costo del biglietto intero è di sei euro in bassa stagione e di tre euro per il ridotto. Inoltre, a Maggio organizziamo alcune mostre di Arte Moderna che sono legate ai temi del nostro territorio, in particolar modo al mare ed all’acqua. Questo comporta un aumento del costo del biglietto ordinario di quattro euro per un totale di dieci euro a persona.”
Antonio Licitra