A Cerda e Niscemi la 40° edizione della storica sagra, nell’agrigentino si è celebrato lo “spinoso”. La pianta belicina fu apprezzata anche da Goethe durante il suo viaggio in Sicilia
AGRIGENTO – A Cerda e Niscemi la 40° edizione della Sagra del Carciofo, a Ramacca la 30° mentre a Menfi si è celebrato lo Spinoso con un evento pensato per la ristorazione, i giornalisti e gli operatori del settore. Terra di vino, olio, mare ma anche unica custode del Carciofo Spinoso, la città belicina ha ospitato due giorni di approfondimenti dedicati alla valorizzazione dell’ortaggio simbolo del territorio: lo chef stellato Mauricio Zillo del Gagini e Gaetano Verde del Charleston hanno proposto due interi menù a base di carciofi per promuovere la straordinaria pianta belicina apprezzata già da Goethe durante il suo viaggio in Sicilia nel 1787. Scriveva il letterato tedesco: “Il vetturino mangia con grande appetito i carciofi crudi e il rapa-cavolo; certamente bisogna ammettere che sono molto più teneri e succosi di quanto non siano da noi”, parole scolpite nel tempo che ammettono come questa varietà sia stata abbandonata per dare spazio ad altri biotipi, più produttivi e senza spine (come il violetto, il tema 2000, il romanesco) che hanno trovato maggiore consolidamento nel mercato.
A Menfi pochi i produttori del carciofo spinoso
Dal 2012 Presidio Slow Food (comunità che lavorano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone) è oggi coltivato a Menfi, grazie all’impegno e alla cura di pochissimi produttori locali, in una percentuale piccolissima rispetto ai circa 500 ettari totali: “Oggi non siamo molti gli agricoltori che ci siamo dedicati alla coltivazione dello Spinoso – racconta Calogero Romano, referente dei produttori del Presidio – ma ne apprezziamo quotidianamente le sue qualità e anche al gusto ha delle caratteristiche uniche”.
Un evento che ha coinvolto anche la ristorazione locale
Un evento che ha coinvolto anche la ristorazione locale che ha aderito al progetto dedicando all’ortaggio simbolo di Menfi alcuni piatti proposti durante il weekend e che avventori e turisti enogastronomici hanno potuto trovare nei luoghi simbolo della ristorazione belicina. Durante l’evento, che ha visto la presenza del Presidente regionale Fabio Di Francesco, è stato dedicato un momento di approfondimento al Carciofo Nostrale di Niscemi, Presidio Slow Food da pochi giorni.
Una curiosità: Menfi, Niscemi, Cerda e Ramacca hanno scelto tutti lo stesso weekend per dedicare ad uno degli ortaggi simbolo della Sicilia una speciale attenzione, ognuno con particolarità, tradizioni e festeggiamenti diversi che ha coinvolto tutto il popolo siciliano.