Il via libera definitivo ai documenti contabili è atteso per l’11 maggio. “Fare presto”. Il presidente Ars replica: “Non è colpa nostra”
PALERMO – Riprenderà lunedì della prossima settimana l’esame dei documenti finanziari all’Assemblea regionale siciliana. Il rinvio si è reso necessario per i lavori, in programma il 5 e 6 maggio, dei procuratori generali dell’Ue, ospitati proprio a Palazzo dei Normanni. Dopo la discussione generale si è cominciato ad esaminare l’articolato. Il Governo Musumeci ha presentato alcuni emendamenti alla finanziaria, uno dei quali relativo all’esercizio 2022 e dell’importo di 220 milioni di euro che determinerà lo sblocco integrale di spesa relativa al Fondo per la disabilità e per quanto concerne i teatri e di buona parte di quello relativo ai contributi di parte corrente in favore dei Comuni e dei liberi consorzi.
Ad annunciarlo in Aula è stato l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, spiegando che si tratta di un risultato raggiunto grazie a “un serrato confronto col Mef e di un analitico e puntuale approfondimento svolto dagli uffici dei dipartimenti Finanze e Ragioneria generale – bilancio dell’assessorato”.
Un altro emendamento riguarda lo sblocco di parte delle spese sugli stessi capitoli ma per gli anni 2023 e 2024, “offrendo – ha spiegato Armao – prospettive finanziarie prima non rinvenibili e che sostanzialmente segnano un significativo passo avanti”. Aumenteranno le previsioni sulle entrate dell’Iva che passa da 2 miliardi di euro a 2 mld e 200 milioni a valere sugli anni 2022/23 e 24. Per quanto riguarda l’Ires, è stata incrementata la previsione in entrata di 70 milioni di euro.
Giuseppe Lupo: “Questa è una finanziaria con l’acqua alla gola”
In Aula ieri è intervenuto il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo durante la discussione generale sulla legge di Stabilità, rilevando numerose lacune: “Questa è una finanziaria con l’acqua alla gola. Siamo fuori tempo massimo ed in più, a differenza di ciò che si è fatto negli anni passati quando si sono votate norme correttive in autunno, stavolta non sarà possibile visto che a novembre si svolgeranno le elezioni regionali”. “Questo testo – ha aggiunto – ha gravi lacune e norme da correggere in diversi ambiti, ad esempio il settore dei trasporti: il taglio di 68 milioni al trasporto pubblico locale insieme con i 27 milioni mancanti per i collegamenti con le isole minori e le riduzioni al trasporto ferroviario ed al trasporto aereo, graveranno pesantemente sull’economia e sui cittadini. Per queste ragioni abbiamo proposto emendamenti correttivi che ci auguriamo siano votati dalla maggioranza dei deputati”.
Il gruppo del Movimento Cinquestelle ha presentato 200 emendamenti senza considerare quelli soppressivi, tra cui il potenziamento del fondo di solidarietà per la pesca (15 milioni di euro), l’assunzione dei 220 precari dei consorzi di bonifica, oltre che dei lavoratori ex Esa, ex sportellisti e i precari del reddito minimo di inserimento, l’istituzione dell’ente autonomo ‘SiciliaNatura’, nuovo gestore di tutto il sistema delle riserve naturali, aree naturali e siti facenti parte della Rete Natura 2000 della Regione siciliana. Altri emendamenti propongono la riqualificazione degli edifici di edilizia popolare; lo stanziamento di 1 milione di euro per l’acquisto di auto elettriche; il “Bonus Energia”, rivolto agli over 65 e percettori di assegno sociale Inps per mitigare gli aumenti dei costi energetici; l’incremento di 50 mila euro della spesa per i contributi in favore delle associazioni Antiracket; l’istituzione di alcuni musei minerari dislocati in tutta l’isola, presenti sulla carta dal 1991, ma le cui aree minerarie non sono state mai sistemate e avviate alle attività museali. Per i diversamente abili previsto uno stanziamento di 200mila euro da ripartire tra i Comuni delle isole minori per i maggiori oneri dovuti al trasporto marittimo degli studenti disabili.
L’approvazione dei documenti è prevista per il prossimo 11 maggio
L’approvazione dei documenti è prevista per il prossimo 11 maggio ma l’assessore Armao si è sentito in dovere di raccomandare una certa celerità d’approvazione.
Polemica la risposta del presidente dell’Ars: “Ci metteremo tutto l’impegno per farla prima possibile, ma se ci troviamo ad oggi la responsabilità non è dell’Assemblea”, ha ribattuto Miccichè.