Firma digitale: cosa è, a chi serve, quanto costa - QdS

Firma digitale: cosa è, a chi serve, quanto costa

Firma digitale: cosa è, a chi serve, quanto costa

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venerdì 03 Giugno 2022

La firma digitale è sempre più utilizzata perchè accorcia i tempi di lavoro e riduce il consumo di carta. Come si ottiene la fima elettronica e a chi rivorlgersi in Italia

La firma elettronica qualificata (Feq), più conosciuta come firma digitale, ha lo stesso valore legale della firma autografa. Consente di scambiare in rete documenti, messaggi con piena validità legale tra mittente e destinatario. Non è obbligatoria, ma è molto utilizzata da pubbliche amministrazioni, aziende e professionisti perchè accorcia i tempi di lavoro e riduce il consumo di carta.

Come ottenere la firma digitale

La firma digitale si ottiene da una procedura informatica, detta validazione, che garantisce la certezza dell’identità di chi la utilizza, l’autenticità, l’integrità e l’immodificabilità dei documenti. Chi ha firmato il documento non può disconoscerlo.

Cittadini, amministratori, dipendenti di società e pubbliche amministrazioni possono dotarsi di firma digitale. Per ottenerla ci si può rivolgere ai prestatori di servizi fiduciari qualificati autorizzati da AgID, l’Agenzia per l’Italia digitale. Questi soggetti garantiscono l’identità di coloro che utilizzano la firma digitale. Sotto la vigilanza di AgID emettono certificati qualificati per la firma digitale e certificati di autenticazione per le carte nazionali dei servizi.

A chi rivolgersi per ottenere la firma digitale

L’Agenzia per l’Italia digitale fornisce l’elenco dei prestatori di servizi attivi a cui ci si può rivolgere per ottenere la firma digitale. Tra i certificatori troviamo banche, aziende multinazionali in primo piano nell’ambito della tecnologia, ordini professionali, camere di commercio. Anche l’Unione Europea fornisce un elenco di prestatori di servizi fiduciari qualificati.

Come si usa e quanto costa la firma digitale

La firma digitale si può utilizzare: in modalità locale, quando è generata da uno strumento in possesso del titolare (smartcard o token); in modalità da remoto, quando è generata da strumenti di autenticazione (user id, password, OTP) che consentono la generazione della propria firma su un server remoto sicuro (HSM) custodito dal prestatore del servizio fiduciario qualificato. La firma digitale da remoto è la soluzione online quando si è in movimento e non si possono utilizzare smatcard e token. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale è disponibile una guida su come apporre la firma sui documenti, anche in formato pdf (PAdES).

I servizi offerti sono a pagamento e vanno rinnovati alla scadenza. Il costo per dotarsi di firma digitale può variare da circa 25 euro a 80 euro. Una ricerca sul web può aiutare a trovare i fornitori dei servizi secondo le proprie esigenze. Una volta scelto il certificatore, si procede registrandosi al sito e seguendo tutte le indicazioni fornite.

SPID e firma digitale

La firma digitale può essere ottenuta anche con il sistema di riconoscimento SPID. L’accesso è previsto con le credenziali SPID di livello 2 per dimostrare con piena certezza l’identità del cittadino.  

Firma digitale: 2 dispostitivi revocati

Dal 2023 non sarà più possibile utilizzare due dispositivi diffusi in Italia per la generazione di firme digitali, evidenzia l’AgID. L’agenzia francese Anssi ha notificato ad AgID l’imminente revoca   di 2 secure electronic signature creation devices (SSCD) e qualified electronic signature creation devices (QSCD) dall’elenco inviato alla Commissione europea. L’Agenzia francese ha deciso di ritirarli, insieme ad ulteriori 24 devices, perché si tratta di dispositivi più longevi e con una presenza residuale sul mercato francese. Dal 31 dicembre 2022 le firme digitali apposte con questi dispositivi non saranno valide.

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