Il sindaco Messina, intervistato dal QdS , spiega le ragioni della sua scelta: “Alcune componenti della maggioranza hanno manifestato percorsi politici distanti dal progetto iniziale”
MASCALI- Da alcuni giorni, il Comune ionico-etneo di Mascali si trova senza Giunta comunale. Il sindaco, Luigi Messina, eletto nel 2015 e riconfermato nel 2020 con una lista civica trasversale, ha deciso di revocare le deleghe agli assessori in modo da ricreare un equilibrio politico all’interno della coalizione. Evidentemente, il gruppo a sostegno dell’Amministrazione non è riuscito a superare le tensioni delle elezioni regionali. In una nota diffusa subito dopo la decisione, il primo cittadino ha affermato che “negli ultimi mesi sono venuti meno i presupposti che avevano animato l’unità di intenti manifestata all’inizio di questa legislatura”,
Al Quotidiano di Sicilia il sindaco ha confermato tale malessere, ammettendo che “alcune componenti della maggioranza hanno manifestato nuovi percorsi di carattere politico, distanti dal progetto iniziale. Per la nuova giunta devo tener conto di una composizione politica che rispetti il programma elettorale”. Nel 2020, sostenuto dalla lista Per Mascali, Messina rivinse le elezioni con il 56,3% delle preferenze, battendo in questo modo Giuseppe Leonardo Cardillo, fermo al 43,7% dei voti. Cinque anni prima, invece, Messina vinse le elezioni con il 38,44% dei voti, sconfiggendo ben sette aspiranti sindaci.
Con i gruppi politici mascalesi in fermento a causa delle trattative per il rimpasto, a rischiare il posto in Giunta in maniera definitiva sarebbero il vicesindaco Virginia Silvestro, con delega in Politiche sociali ed assistenziali, igiene e sanità e urbanistica, e Carmelo Portogallo, assessore con delega in Anagrafe, stato civile ed elettorale, programmazione negoziata, attività produttive e sviluppo economico (commercio), edilizia economica e popolare, sport, turismo e spettacolo ed ecologia. Come anzidetto, dietro l’azzeramento della Giunta si cela il risultato delle elezioni regionali, e il mancato supporto ricevuto durante la campagna elettorale.
Luigi Messina, infatti, ha tentato la scalata all’Assemblea regionale siciliana nelle file di Sicilia Vera, lista presentata a supporto del candidato alla presidenza Cateno De Luca. Le 1008 preferenze del sindaco mascalese sono state inutili, dato che il partito dell’ex primo cittadino di Santa Teresa Fiumedinisi e Messina non ha superato la soglia di sbarramento, fermandosi al 2,7%. Nonostante il risultato, Messina si è detto pronto a proseguire il percorso politico appena iniziato. “Ritengo – ha affermato al Quotidiano di Sicilia – che il progetto De Luca sia un percorso politico necessario affinché venga a determinarsi in Sicilia la capacità d’essere concreti, per affrontare una situazione amministrativa degli enti locali disastrosa, satura di burocrazia e sempre più soffocante”.