Si tratta di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e di Kherson, di recente annessi da Mosca dopo referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto introducendo la legge marziale per i territori del Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e di Kherson, di recente annessi da Mosca dopo referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale.
Putin ha annunciato la firma del decreto in una riunione del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, ricordando che in questi territori “prima di entrare in Russia, c’era già un regime di legge marziale”.
Il decreto “sarà immediatamente inviato per l’approvazione al Consiglio della Federazione”, il Senato russo, ha aggiunto, “anche la Duma di Stato è stata informata della decisione”.
Inoltre, ha chiesto un la creazione di un “Consiglio speciale sul conflitto” e ha limitato i movimenti anche in 8 zone al confine con l’Ucraina.
Putin ha poi sottolineato che Kiev rifiuta qualsiasi proposta di dialogo. “Le leggi costituzionali sull’ammissione delle quattro nuove regioni alla Federazione Russa – ha affermato – sono entrate in vigore. Come è noto, il regime di Kiev si è rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo e rifiuta qualsiasi proposta di dialogo. Piuttosto, gli attacchi continuano. I civili stanno morendo”, ha dichiarato Putin.